Cerbone (all. Budoni): "L'Avellino non c'entra nulla con questa categoria ma ci sono tempi di adattamento. E' una squadra forte"
Raffaele Cerbone, tecnico del Budoni, a Radio Punto Nuovo ha parlato della sfida tra la sua squadra e l'Avellino di domenica: "Non capita tutti i giorni di incontrare squadre così blasonato con un passato che con noi c'entra ben poco. C'entriamo piu' noi in questa categoria che l'Avellino, non è una partita come le altre ma quando l'arbitro fischia l'inizio il compito per noi è sempre lo stesso: ben figurare contro una squadra di qualità, che ha cambiato allenatore e non cambia il suo scopo. Il nostro motto è giocarcela sempre con chiunque a prescindere dall'avversario. Io sono nel calcio da tanti anni, in genere il cambio di allenatore provoca una scossa nei calciatori, io sono dell'idea che l'Avellino è una squadra forte che si trova in un campionato cui alcuni giocatori non sono abituati e devono adattarsi. C'è un periodo di crescita ma l'Avellino ha 27 punti, con due vittorie può arrivare primo in un campionato difficile. L'Avellino ha avuto pochissimo tempo per costruire e non puoi essere sul pezzo di punto in bianco. Paradossalmente siamo piu' abituati noi dell'Avellino a giocare in questa categoria, su questi campi, e senza l'obbligo di vincere che l'Avellino ha. Poi c'è il discorso degli under da non trascurare.
Sono campano, conosco l'ambiente, la gente pensa che tutto sia dovuto e che arrivi di conseguenza. Guardate il Latina, l'Aprilia, che hanno avuto piu' tempo eppure stanno piu' fatica dell'Avellino. Le aspettative sono enromi ma l'Avellino sta facendo meno fatica di altre nonostante tutto. Per noi sarà molto difficile domenica. Io in Sardegna mi trovo benissimo, ormai mi sento sardo, qui è nata anche mia figlia, ho trovato l'ambiente giusto dopo aver girato tuta italia. Chiaro anche io ho delle ambizioni, alleno il Budoni, un piccolo centro con meno di 5 mila abitanti, facciamo una categoria che è tanta roba per noi, ci teniamo a tenerla, facciamo crescere i giovani, è un calcio diverso con aspettative diverse. E' un posto che consiglio a tutti, mi trovo benissimo qui, ormai mi sento a casa.
Cosa deve temere l'Avellino? Già la parola 'temere' è fuori luogo. Noi non ci poniamo problemi sull'avversario di turno, abbiamo il concetto di giocare sempre allo stesso modo, fare la partita, poi è chiaro non sempre ci riesci. Ma questo ci ha permesso l'anno scorso di essere la prima squadra sarda che è già un bel risultato. Vogliamo essere propositivi e mettere pressioni all'avversario, anche perché se lasci giocare gli avversari poi ti mettono sotto. Ci riesce piu' in casa che fuori casa questo non lo neghiamo. Ci dobbiamo divertire, non ci accontentiamo di partecipare ma bisogna divertirsi".