Di Giuseppe (ds Latina): "Avellino? Mercato importante, me lo aspetto agguerrito. Solidarietà a De Vito"
Il direttore sportivo del Latina, Marcello Di Giuseppe è stato intervistato da Il Mattino, in vista della sfida tra pontini e Avellino in programma domenica allo stadio Partenio-Lombardi (ore 14.30): “Desidero esprimere la mia piena solidarietà al collega Enzo De Vito per ciò che gli è accaduto. Mi riferisco, ovviamente, al danneggiamento della sua auto mentre era a Messina. Sono situazioni che faccio fatica a capire perché si verifichino e ad accettare sia in generale sia perché Enzo è un avellinese purosangue, che ama profondamente la sua terra. Avellino non è una città grandissima, si è sempre contraddistinta per la civiltà dei suoi tifosi e ci si dovrebbe conoscere tutti. È triste vedere Avellino e l'Avellino alla ribalta nazionale per un atto vile e deprecabile, che ha coinvolto un’intera famiglia spaventandola.
Ogni gara nasconde un’insidia. Proprio come quella che ci attende ad Avellino. Sarà certamente un incontro combattuto, loro vengono da una brutta sconfitta. Ce li aspettiamo molto agguerriti, desiderosi di riscatto. Detto ciò siamo pronti a lottare. Vogliamo continuare a far bene, restare in zona playoff e tenerci lontani dai playout, che non sono poi così lontani. L'Avellino sta facendo un mercato importante, tra i più importanti della Lega Pro. Ha preso giocatori di grande qualità, di prima fascia per la categoria. Con gli arrivi di D’Angelo, Tounkara, Mazzocco e Benedetti, oltre a quello probabile di Marconi, il voto non può che essere alto. Almeno sulla carta perché poi, purtroppo o per fortuna, c’è il campo a stabilire i valori. Resta sempre l’unico vero giudice. Mi auguro che dalla prossima partita l’Avellino venga premiato dai risultati, ma che domenica faccia fatica”.
Rastelli contro Di Donato? La sintetizzerei con l’esperienza contro il nuovo che avanza. Il nostro Di Donato affronterà una sorta di santone della categoria. Riportando Rastelli sulla sua panchina l’Avellino ha ribadito che fa sul serio e che ha un progetto davvero ambizioso. A prescindere da questo, resto comunque dell’opinione che la differenza alla fine la fa sempre chi gioca. Chi allena può incidere, sì, ma non più che per un dieci per cento. La vera chiave è rappresentata dalle motivazioni dei protagonisti sul rettangolo verde”.