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Pavarese: "Abbiamo deciso lo stesso di giocare l'amichevole per rispetto verso l'Avellino. Le porte chiuse mi dispiacciono"

di Marco Costanza

Luigi Pavarese, ds del Barletta Calcio, nel corso della conferenza stampa di presentazione di nuovi calciatori, ha parlato della decisione di giocare a porte chiuse l'amichevole di domenica tra Barletta e Avellino

Queste le sue parole: "Dispiace, è stato come un fulmine a ciel sereno ieri sera, avevamo già venduto 1100 biglietti in fase di prevendita. Potevamo arrivare a uun buon numero. Abbiamo letto le motivazioni, le accettiamo. Paga la città di Barletta, i tifosi e chi ci rimette è la società del Barletta che sta crescendo, che ha voglia di crescere. Purtroppo, per motivi, che non riesco a comprendere, non si può giocare con i tifosi. Ma io soffro di ritardato metabolismo mentale e magari non ci arrivo a comprendere. Non riesco a comprendere la decisione di far giocare questa gara a porte chiuse. Anche perché l'Avellino gli anni scorsi è venuta a Foggia, ad Andria, due anni fa a Bari e viceversa. Dispiace davvero, posso definirla una decisione agostiana. Abbiamo deciso di disputare lo stesso l'amichevole per rispetto verso l'Avellino, club blasonato e mia città natale, e per i buoni rapporti verso l'Avellino calcio e anche grazie ai miei ottimi rapporti personali che mi legano a Giorgio Perinetti e Massimo Rastelli. Barletta e Avellino come società hanno ottimi rapporti".  
 


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