Vibonese, Redolfi: "L'Avellino mi ha colpito per la compattezza del gruppo. Il calcio al Sud è visto in maniera più viscerale"
Il capitano della Vibonese, Alex Redolfi, ha parlato in vista della gara di sabato contro l'Avellino ai microfoni di Radio Punto Nuovo.
Queste le sue parole: "Sarà una partita difficile, l'Avellino ha dimostrato di essere una grande squadra. Noi abbiamo bisogno di punti salvezza, loro di blindare il secondo posto e quindi ci sarà lotta in campo per conquistare punti importanti. Da qui alla fine mancano 9 punti e ogni partita diventa fondamentale, quindi dovessimo fare risultato sabato sarebbe importante in vista della gara con il Bisceglie della prossima settimana. Sabato ritorno dopo un mese di assenza causa Covid. Il rientro non è affatto facile, ma stiamo lavorando e vogliamo giocarcela al massimo".
Sulla classifica: "Abbiamo avuto dei momenti no, stiamo bene mentalmente e penso che la classifica al momento non rispecchia i nostri valori. Siamo in un discreto momento ma sabato affrontiamo un grande club e sarà difficile".
Su Tito e Bernardotto: "Sono due bravi ragazzi e ottimi calciatori. Ci sentiamo spesso, è chiaro che nella settimana della partita non ci sentiamo, però sarà bello incontrarli. In quei 90 minuti non ci sono amici, poi chiaramente nella vita si va avanti e dopo la partita tutto tornerà come sempre. L'Avellino ha fatto due ottimi innesti e lo stanno dimostrando. Dispiace che non ci sia Tito per squalifica, speravo non ci fosse neanche Gabriele, sarebbe stato un problema in meno. Scherzi a parte sono contento per loro e per la loro stagione".
Sulla lotta ai primi posti: "La Ternana ha fatto un campionato a sè, hanno fatto cose incredibili. Per quanto riguarda l'Avellino me lo aspettavo un rendimento così, perchè all'andata mi hanno fatto una bella impressione, soprattutto come unità di gruppo e compattezza di squadra, cosa che altre squadre, anche con nomi altisonanti, non hanno. Nel calcio, con un gran gruppo, si vince e credo che l'Avellino ai playoff può essere protagonista".
Il calcio al Sud: "Io nasco dal settore giovanile dell'Atalanta, ho giocato con Conti, Gagliardini, Caldara ecc. Io da amante del calcio, dico a chi pratica questo sport, di fare esperienze al Sud perchè come si vive il calcio al Sud non si vive altrove. C'è un legame viscerale, si parla di calcio per tutta la settimana, cosa che a Nord magari non accade".
Sui playoff: "Sono tre gironi completamente diversi, forse il B è quello che si avvicina molto al nostro. Avversarie da evitare? Credo che se Alessandria e Padova non dovessero vincere i loro campionati sarebbero avversari pericolosi per andare in B".