Cellino non paga: Brescia verso l'esclusione dal calcio professionistico

Tira un'aria pesantissima in casa Brescia: come già detto stamattina, il presidente Massimo Cellino si sente sconfortato dalla vicenda giudiziaria che ha penalizzato la squadra di 4 punti decretandone la retrocessione in C, e sebbene martedì ci sia l'udienza d'appello, evidentemente sa già che non ci saranno molte speranze di salvezza. Oggi alle 15 scadeva il termine ultimo per saldare le pendenze arretrate (stipendi e contributi) verso i calciatori per un totale di 3 milioni di euro, ma Cellino non avrebbe pagato, secondo le ultime provenienti da Brescia.
Il che vuol dire società fallita e che forse ripartirà dai dilettanti. La palla passa ora al sindaco Laura Castelletti che sta dialogando con le altre società della zona per garantire a Brescia una squadra di calcio di riferimento, ma Feralpisalò e Lumezzane hanno già declinato l'invito, resta l'incognita Ospitaletto, appena promosso in C. Ma al momento il Brescia sparisce dal calcio professionistico dopo 114 anni di storia.