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Cerri (ds Alessandria): "Club importanti come l'Avellino hanno bisogno di un dg e un ds. La comunicazione è fondamentale"

di Marco Costanza

Massimo Cerri (ds Alessandria), ha parlato a Radio Punto Nuovo sui temi della stagione dei piemontesi, conclusasi con la salvezza ai playout e anche sui ruoli di un dg e un ds in un club ambizioso. 

Queste le sue parole: "Siamo partiti con qualche settimana di ritardo, abbiamo perso le prime 6 partite, abbiamo vinto la settima con la Carrarese. Siamo stati bravi a restare fino alla fine in gioco. Ai playout siamo riusciti a salvare la stagione. E dico bravi ai nostri ragazzi". 

Un dg e un ds: "Le società di un certo livello, come ritengo lo sia l'Avellino, è giusto che abbia la figura di un dg, che sia da cuscinetto con la proprietà e con la quale svolge soprattutto mansioni di amministrazione. Ma anche con deleghe di calciomercato. Ma un ds deve averlo, insieme a un dg. Insomma, una società importante deve avere una doppia figura del genere, quindi prima strutturarsi bene come società e poi fare la squadra. Una piazza importante come Avellino, con tantissimi tifosi anche lontani dell'Irpinia, hanno bisogno di una doppia figura professionale". 
Su Rastelli: "E' una scelta importante, Massimo è un allenatore importante per la Lega Pro. Quando prendi un allenatore del genere è giusto dargli una seconda chance. Si deve ripartire da un'ossatura, in base alle sensazioni di quest'anno". 
Il silenzio: "Anche questo fa parte della crescita di una società. La comunicazione è importantissima ormai. Anche noi ad Alessandria abbiamo sbagliato a parlare su determinate cose a inizio stagione, e la tifoseria l'ha presa a cuore, diciamo così". 
Sulla riforma: "Quando la Lega Pro ha cambiato presidente, ora c'è Marani, ha varato una agenda per fare delle cose e diamogli tempo per metterle in atto. Se una società non ha il campo, secondo me, non può iscriversi. Perchè vediamo tante squadre giocare fuori, in altre piazze". 


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