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Marani sfida Vulpis: "Mi candido a presidente della Lega Pro. Riforme? Serve la soluzione migliore per tutti"

di redazione TuttoAvellino

Matteo Marani, giornalista e uomo di punta di Sky, all'Hotel Sheraton, sede del calciomercato, ha presentato la sua candidatura alla presidenza della Lega Pro, sfidando Marcel Vulpis

“Questi prossimi due anni sono fondamentali per la Serie C. C’è bisogno tutti insieme di mettere le proprie energie per rilanciare al massimo la C. Bisogna aggiungere idee nuove, il mio progetto si chiama facciamo rete perché i club devono sentirsi dentro questa esperienza e nel programma ci saranno una serie di tavoli permanenti dove in tutti i club ci sono persone che possono mettere la loro esperienza e le proprie capacità. Vorrei fare questo viaggio insieme, confrontandoci e ogni processo deve partire dai club.

Nella mia idea di Serie C ci sono alcuni punti fondamentali. La sostenibilità in primis e hanno dimostrato una grande tenuta durante il dramma che ho colpito tutto il paese e credo sia stato un punto importante e in qualche modo bisogna riconoscere lo sforzo. C’è necessità di aiutare e intervenire sennò corriamo il rischio che la C sia una categoria con i costi dei professionisti ma senza ricavi. In questo modo c’è troppa disparità. Bisogna aumentare i ricavi e lo si fa con un appeal maggiore, abbiamo bisogno di rivedere un po’ il vestito di questa C partendo dalla comunicazione perché è fondamentale come ti presenti. 

In questo momento la C mi sembra l’anello più debole del professionismo. Un nuovo format? Non dipenda da me, ci sono 59 club e devono decidere loro. Cercheremo di capire la soluzione più conveniente per tutti. Lavorando si può trovare e che sia la più sostenibile per tutti e quella che scontenta di meno. Noi dobbiamo digitalizzarci e che sia fruibile per gli appassionati che per le società. Ci dovrà essere una piattaforma integrale, intendo anche come ci presentiamo e riguarderà anche la grafica. Ci sono tante difficoltà ma anche tante potenzialità”, si legge su TuttoC.


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