Sibilia: "Riforma dei campionati necessaria. Retrocessioni dalla D? Accetto il dissenso, non le offese"
Cosimo Sibilia, durante il suo intervento a OttoChannel, ha parlato della riforma dei campionati e della questione retrocessioni in Eccellenza, dalla Serie D, non esitando a rispondere alle accuse dei dirigenti del San Tommaso, pur senza nominarli: "Ricomincia a rotolare il pallone, significa che il Coronavirus è quasi alle spalle. Una volta ricominciato con i campionati di Serie A, B e Lega Pro, dovremo pensare alla riforma del calcio italiano. E' da anni che non ci riusciamo. Siamo mentalizzati su questo possibile progetto. Però non accetto l'inserimento di una categoria intermedia tra la C e la D, dobbiamo discutere e trovare le soluzioni migliori. Se si vuole portare a termine la riforma, tutti devono contribuire. Il sistema calcio italiano non può più reggere 100 società professionistiche. Negli ultimi anni ci sono stati troppi segnali negativi, come i fallimenti di tanti club importanti".
Per quanto riguarda la Serie D, abbiamo preso delle decisioni all'unanimità, seguendo le comunicazioni del dipartimento dell'attività interregionale che ha inoltrato al consiglio direttivo della LND. Non pensavamo di accontentare tutti, anche perché con le retrocessioni qualche mugugno c'è sempre. Proporremo questo disegno al Consiglio Federale, chi si ritiene danneggiato può ricorrere al Collegio di Garanzia del Coni, successivamente al Tar o al Consiglio di Stato. Posso dire che abbiamo fatto tutto con il massimo scrupolo per creare meno problemi possibili, ma le decisioni quando vanno contro gli interessi di qualcuno, c'è chi manifesta dissenso. Ma quando il dissenso è civile lo rispetto, qualcuno però è andato oltre e saremo vigili e attenti. Una cosa è la dialettica, un'altra le offese. Queste non le accetto".