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Avellino-Folgore Caratese 3-2: cosa ha funzionato e cosa c'è da migliorare

di redazione TuttoAvellino

L'Avellino ha vinto il primo memorial Sandro Criscitiello piegando 3-2 la Folgore Caratese con la doppietta di Patierno e un gol di Cionek. 

Vediamo insieme cosa ha funzionato e cosa c'è da migliorare.

COSA HA FUNZIONATO

PATIERNO – E’ stato un diesel, ora è caldo, bollente e davanti alla porta avversaria quasi mai sbaglia. Si conferma in netta crescita dopo la buona prova contro la Nocerina. Sblocca il risultato con un’inzuccata delle sue, fa doppietta svettando ancora in area a inizio ripresa, ma gol a parte si muove bene, scambia con Lores, crea superiorità. Da migliorare ancora l’intesa con Marconi, ma è già molto buona quella con Lores.

I GOL DA CALCIO PIAZZATO – Prerogativa del ritiro pre-campionato, l’Avellino segna molto sui piazzati (corner in particolare). Funzionano gli schemi provati durante gli allenamenti, ma significa pure che i lupi, con il mercato estivo, sono migliorati in centimetri e scaltrezza, ricevendo pericolosità anche dai difensori (Benedetti a segno spesso nelle prime amichevoli, stasera è toccato a Cionek). Poi con le parabole di Lores, Palmiero, Tito e Cancellotti, diventa tutto più facile.

CIONEK – Ha bisogno di entrare in forma, ma l’esordio con gol in maglia biancoverde è un buon biglietto da visita. Guida la difesa, ha bisogno di tempo per migliorare i meccanismi e l’intesa con i compagni (oggi il compagno era Benedetti). Rastelli gli concede un tempo, poi lo tira via all’intervallo con un voto positivo in pagella.

LORES VARELA – Continua a disegnare calcio, a muoversi tra le linee con estrema eleganza, a scambiare con i compagni, che accanto a lui si divertono e creano pericoli. L’uruguaiano si conferma l’uomo in più di questo Avellino, lo ha dimostrato in tutto il pre-campionato. Suo l’assist per l’1-0 di Patierno.  

COSA C'E' DA MIGLIORARE

RISCHIO SBILANCIAMENTO – Rastelli ha un arsenale tecnico-offensivo non indifferente, ma il rischio – e lo si nota durante le amichevoli – e che questo Avellino, molto votato all’attacco, possa sbilanciarsi troppo e subire ripartenze potenzialmente pericolose. Occorre il sacrificio del centrocampo, che potrebbe essere ritoccato con l’arrivo di un incontrista, di un giocatore più sciabola che fioretto.

D’ANGELO – Dei tre a centrocampo è quello meno brillante. L’Avellino gioca prevalentemente dalle parti di Dall’Oglio e Sonny rischia di finire nell’ombra dell’ex Palermo. L’impegno non manca, prova a inserirsi in area (ma con pochi buoni risultati), piuttosto manca la cattiveria nella giocata, spesso troppo in punta di fioretto e fine a sé stessa.

MARCONI – Dopo la buona prova, con tanto di gol, contro la Nocerina, stasera non si è ripetuto. L’attaccante è risultato troppo statico e molto poco propositivo, finendo per nascondersi dietro un Patierno sicuramente più ispirato.

PALMIERO – Si conferma nei rimandati dopo la mezza bocciatura subita contro la Nocerina. La visione di gioco c’è, ma deve limitare l’irruenza negli interventi. Cinque ammonizioni in sei amichevoli sono decisamente troppe: un punto debole che può risultare pericoloso durante la stagione.


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