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Colombo: "Non c'è una squadra più forte delle altre, sarà un campionato equilibrato. Il valore delle rose verrà fuori". Su Cancellotti e Palmiero...

di Marco Costanza

Alberto Colombo, allenatore del Potenza, ha parlato a Radio Punto Nuovo, dove ha analizzato il girone C di Lega Pro e la partenza del suo Potenza e dell'Avellino. 

Queste le sue parole: "Credo che rispetto alle annate precedenti non ci sia una squadra che possa stracciare il campionato, non c'è il Catanzaro di turno diciamo. E' difficile indicare una squadra che possa vincere il campionato, perché ci sono 5-6 squadre che se la giocheranno, così come si è alzato il livello nella parte medio bassa e anche qui, indicare una squadra che certamente retrocederà non è facile. Poi ci sono le varie sorprese, vedi Picerno, Turris e Cerignola, e noi speriamo di inserirci in quel lotto di possibili sorprese. Senza dimenticare le prime al momento. come Latina e Juve Stabia".

Sui valori delle rose: "A lungo andare credo che i veri valori usciranno fuori, al netto di qualche delusione e di qualche sorpresa.. Chi si confermerà tra queste partite forte, può consolidarsi e diventare una grande realtà. Ci sono tante buone squadre, mi viene da menzionare anche la Casertana, che sta dimostrando di avere un'ottima squadra, nonostante una partenza in ritardo per le vicende del ripescaggio".

Sull'Avellino: "Chiaramente nessuno si aspettava una sostituzione di Rastelli dopo poche giornate, ma il calcio può fare anche questo. Il problema è che in determinate piazze non hai tempo per lavorare, ma credo che i veri valori usciranno. Le difficoltà di piazze come Avellino sono tante, come le pressioni che ci sono, nel dover vincere per forza, dove anche un pareggio è visto come una sconfitta. Io l'ho vissuto sulla pelle in piazze come Vicenza e Reggiana. Siamo in un campionato dove tutto può succedere. Vedo che c'è stato un cambio di rotta e questo vuol dire che Pazienza ha dato nuovi stimoli, trasmesso cattiveria e poi anche gli episodi che possono aiutarti, cosa che magari con Rastelli non accadeva, faccio un esempio con Patierno che ha fallito dei gol semplici, e magari avrebbe cambiato la storia avesse segnato nelle prime due giornate".

Su Cancellotti e Palmiero: "Li ho avuti a Pescara. Cancellotti con me ha sempre giocato, mi sembra un giocatore di grande affidabilità. Non so se possa rendere più da quinto che da terzino in una difesa a 4, poi dipende anche dalle strategie del mister. Con me giocava quarto, con un uomo davanti che si soprapponeva. Palmiero è il classico play. Ha bisogno ai suoi fianchi di giocatori di grande spessore atletico, che gli possano dare quella compattezza, in modo che possano esaltare quella linearità e una veduta di gioco. Non ha un passo importante, bruciante, ma ha la qualità e una visione di gioco di assoluto livello".

Sulle ambizioni del Potenza: "Step by step, cercare di provare ad ambire ad un salto di categoria. Ora si sistemano prima le strutture, come sta facendo, e poi si proverà ad investire anche sotto l'aspetto tecnico".


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