.

De Napoli: "Che ricordi in A, sempre fiero di aver iniziato con l'Avellino"

di Domenico Fabbricini
All'intervallo della partita tra Avellino e Catania è intervenuto ai microfoni di Eleven Sports Nando De Napoli: "Devo tutto all'Avellino, sono nato qui, sono un irpino, poi sono arrivato in Nazionale con la maglia dell'Avellino, un grande onore. Sono tornato qui dopo 20 anni a Reggio Emilia, D'Agostino mi ha chiamato e sto facendo questa esperienza con grande voglia per dare una mano all'Avellino. Il primo ricordo bello è la prima maglietta della Nazionale, poi passai al Napoli di Maradona, era difficile perché in Nazionale c'erano parecchi della Juve, per me era difficile farmi notare. In 3 anni all'Avellino sono stato bravo ad arrivare in Nazionale. Ricordo che ad Avellino pioveva sempre invece oggi c'è un bel sole ride, ndr.

Maradona? Era un fuoriclasse in campo e fuori, voleva bene a tutti, nessuno può parlarne male, ho avuto la fortuna di conoscerlo, avevo anche delle possibilità di andare al Milan o alla Juve ma scelsi in Napoli per stare vicino a casa. Prima di andare in campo Diego dava sempre il cinque a tutti, caricava tutti in questo modo. A due giocatori sono rimasto più legato, Maradona e van Basten, due giocatori eccezionali. Loro davano tanto in allenamento e davano un esempio a noi giovani.

Una partita che vorrei rigiocare? La semifinale dei Mondiali 90, mi è rimasta sul groppone. Allenatori del passato? Bianchi mi ha fatto esordire in A con l'Avellino e poi mi ha voluto al Napoli, ma Sacchi mi ha insegnato tanto, era un martello ma anche Capello.

Tornando al presente, dobbiamo prepararci bene per i playoff, la squadra deve tornare in forma, c'è un calo fisico ma spero che Gautieri con tutto lo staff faccia una bella preparazione per arrivare bene agli spareggi. L'obiettivo ora è il secondo posto, l'Avellino ha fatto la squadra per salire in B, il Bari sta andando forte complimenti a loro ma lotteremo fino alla fine per tornare in B. Spero in un buon secondo tempo, che l'Avellino corra di più e faccia gol.

L'Italia di oggi? E' forte, bravi ragazzi, tanti giovani e siamo campioni d'Europa, dobbiamo andare ai Mondiali, lo ha detto anche Mancini".
Altre notizie