De Napoli: "Che ricordi in A, sempre fiero di aver iniziato con l'Avellino"
di Domenico Fabbricini
Maradona? Era un fuoriclasse in campo e fuori, voleva bene a tutti, nessuno può parlarne male, ho avuto la fortuna di conoscerlo, avevo anche delle possibilità di andare al Milan o alla Juve ma scelsi in Napoli per stare vicino a casa. Prima di andare in campo Diego dava sempre il cinque a tutti, caricava tutti in questo modo. A due giocatori sono rimasto più legato, Maradona e van Basten, due giocatori eccezionali. Loro davano tanto in allenamento e davano un esempio a noi giovani.
Una partita che vorrei rigiocare? La semifinale dei Mondiali 90, mi è rimasta sul groppone. Allenatori del passato? Bianchi mi ha fatto esordire in A con l'Avellino e poi mi ha voluto al Napoli, ma Sacchi mi ha insegnato tanto, era un martello ma anche Capello.
Tornando al presente, dobbiamo prepararci bene per i playoff, la squadra deve tornare in forma, c'è un calo fisico ma spero che Gautieri con tutto lo staff faccia una bella preparazione per arrivare bene agli spareggi. L'obiettivo ora è il secondo posto, l'Avellino ha fatto la squadra per salire in B, il Bari sta andando forte complimenti a loro ma lotteremo fino alla fine per tornare in B. Spero in un buon secondo tempo, che l'Avellino corra di più e faccia gol.
L'Italia di oggi? E' forte, bravi ragazzi, tanti giovani e siamo campioni d'Europa, dobbiamo andare ai Mondiali, lo ha detto anche Mancini".
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