Lo Monaco: "I ruoli di un direttore generale? Intanto sceglie un ds. A un presidente chiedo sempre se vuole fare calcio serio. E sull'Avellino..."
Pietro Lo Monaco, ex direttore generale, tra le altre del Catania, ha parlato a Radio Punto Nuovo di diversi temi, sull'Avellino e sul ruolo di un dg, con l'Avellino alla ricerca di una figura dirigenziale di questo tipo.
Queste le sue parole: "Il momento dell'Avellino? Vediamo come va a finire questo campionato, poi si tireranno le somme e si vedrà. E' chiaro che le difficoltà sono evidenti e la proprietà farà le giuste valutazioni in merito".
Sul ruolo del direttore generale: "E' il direttore generale che poi sceglie un direttore sportivo, che sia presente sul mercato e altre gestioni. Quando svolgevo questo compito, ho cresciuto molte figure al mio fianco. Posso chiamare di Catania più recente, ma se vado indietro di 30 anni, a Udine, abbiamo creato un modello che ancora oggi resiste".
Una chiamata di D'Agostino: "Intanto lo ascolterei con piacere e direi. A un presidente chiedo sempre, cosa vuoi fare da grande? Vuoi fare calcio serio? L'importante è credere nel progetto che fai. Io vedo che il presidente ha voglia di fare, la piazza è bella, importante e lo permette. Chi considera il calcio un gioco è uno stupido. Il calcio è lavoro, è la terza attività in Italia per fatturato. Io impazzisco quando presidenti si affidano a dirigenti senza esperienza. E' impossibile costruire cose importanti con figure senza esperienza e da neofiti. Non è una colpa quella che ha l'attuale proprietà dell'Avellino. Mi auguro intanto che l'Avellino possa fare una inversione di tendenza e fare dei playoff alla grande".