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Longo (all. Como): "Marconi sarebbe un colpaccio dell'Avellino. E' bravo di testa, un grande finalizzatore. Attaccante fuori categoria"

di Marco Costanza

L'Avellino ha rotto gli indugi e si sta muovendo con fermezza per l'attaccante. L'obiettivo numero uno è Michele Marconi, con cui si stanno facendo passi concreti in avanti, come abbiamo raccontato, e si prova a chiudere per l'innesto dell'esperto giocatore. 
A raccontare le qualità del classe 1989, è stato a Radio Punto Nuovo, Moreno Longo, allenatore del Como, che ha avuto Marconi all'Alessandria. 
Queste le sue parole: "Sicuramente è un ragazzo forte, è un ragazzo che non si risparmia mai, ha sempre dato tutto per la maglia che indossa e anche nello spogliatoio è uno che sa farsi rispettare e fare gruppo. E' un ragazzo che in carriera ha giocato spesso in un 4-4-2, con una punta che svaria al suo fianco. E' un giocatore che in area sa farsi rispettare. Ha grandi capacità di gioco aereo, sa far salire la squadra e un grande finalizzatore e per la Serie C è un colpo clamoroso, è sicuramente un grande ingaggio per la categoria". 
Lavorare con Rastelli: "Io ho grande stima di Rastelli, è un allenatore molto importante, molto esperto, che ha vinto campionati. Secondo me sarà nella condizione di potergli trasferire un bagaglio di conoscenza importante e magari potrà fargli capire cosa vuol dire indossare la maglia dell'Avellino, che è una maglia molto importante". 
Annata negativa ad Alessandria: "Ha vissuto una annata molto particolare, perchè veniva da una squalifica molto lunga, e non riuscì a trovare una condizione fisica necessaria per poter fare quello che sapeva fare. Il suo valore però è sempre stato fuori discussione". 
Giocare al Sud: "E' un campionato più caratteriale, con piazze calde, ma credo che per le sue caratteristiche possa sposarsi bene in questa realtà. E' molto fisico, ogni partita è una battaglia sportiva, per l'agonismo che c'è, e credo che Michele possa dire davvero la sua". 
Riforme del calcio: "Io credo che bisogna riunire il numero delle squadre professionistiche, credo che possa essere un passo importante. Ci sono tante piazze importanti che una volta in C, fanno fatica poi a salire. Sale solo una squadra a girone e una ai playoff, che è una formula durissima". 


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