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Marani: "Riforme, sostenibilità e tetto ai costi le nostre prossime sfide"

di redazione TuttoAvellino

Matteo Marani, rieletto all'unanimità presidente della Lega Pro, ha parlato a margine dell'Assemblea di Lega. Ecco le sue parole riportate da TuttoC: "Ringrazio subito i miei club perché mi hanno dato un attestato enorme, anche di affetto. Credo che sia il risultato di due anni vissuti assieme. La Serie C adesso è di nuovo compatta e questo è un impegno per i prossimi anni. Dovremo iniziare a ragionare di un nuovo assetto interno per il contenimento dei costi che è fondamentale. Ma anche su un piano più ampio legato alle riforme. Arriviamo ai prossimi step con grande unità e serenità, con l'appoggio di tutte le società che mi dà una spinta a fare bene".

In cosa ha vinto la sua governance?
"Utilizzo il termine scelto dal presidente Gabriele Gravina questa mattina: solidità. Siamo ripartiti ricostruendo una Lega che arrivava da un progetto di riforma bocciato e dalle dimissioni del precedente presidente. Credo sia cambiato il sentimento all'interno della Serie C. Siamo un campionato dal grande passato ma anche con elementi di grande novità. Questo connubio sta premiando questa lega".

Quali i prossimi passi che avete in programma?
"Vorremmo di ragionare di un tetto ai costi. Parlo di spese salariali perché bisogna avere il coraggio di fare scelte di salute e sostenibilità. Credo che tutto il mondo del calcio debba iniziare a fare i conti con la realtà, dopo anni dove i debiti sono stati il veleno peggiore possibile. Le spese folli non indeboliscono solo i singoli club, ma l'interno sistema. E la parte sana dell'imprenditoria a quel punto non può che allontanarsi. Dobbiamo costruire una casa vivibile, sostenibile, con le dimensioni giuste e che permetta di fare calcio. Noi dobbiamo ricordarci sempre del campo, dei giovani, della programmazione tecnica. L'aspetto politico è importante ma lo è di più il campo".

Cosa risponde a chi continua a ventilare un taglio del numero delle formazioni di Serie C?
"Sento una gran quantità di numeri, 20, 30 o 40, mentre altri campionati non riescono a togliere 2 formazioni su 20. Credo che sia una grande operazione di distrazione di massa, per spostare l'attenzione per evitare che si punti l'attenzione sui problemi veri del sistema".


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