Tra le Linee - L’analisi tattica di Catanzaro-Avellino 1-0: i dettagli fanno la differenza, un gol rompe l’equilibrio
Introduzione
L’Avellino esce sconfitto di misura dal “Ceravolo”, al termine di una gara che racconta molto più di quanto dica il risultato finale. Il Catanzaro vince 1-0 grazie alla rete di Cissé al 52’, ma la partita si sviluppa su equilibri sottili, fasi alterne e scelte tattiche che meritano un’analisi più profonda. Biancolino conferma il 3-5-2, speculare a quello di Aquilani, in un confronto che si gioca soprattutto nella gestione degli spazi centrali e nelle transizioni.
Fase di possesso
In fase di costruzione, l’Avellino ha mostrato un possesso funzionale ma non dominante: 47% complessivo, con una crescita nella ripresa (49%). La prima impostazione è stata affidata al terzetto Enrici–Šimić–Fontanarosa, con Palumbo e Sounas chiamati ad abbassarsi per creare superiorità numerica contro il pressing iniziale del Catanzaro.
La squadra irpina ha però faticato a consolidare il possesso nella trequarti offensiva: solo il 29% di riuscita nei passaggi in area avversaria (6 su 21), dato che fotografa una manovra spesso interrotta prima dell’ultimo passaggio. Buona la ricerca delle corsie laterali, ma con cross poco incisivi e difficilmente attaccati con tempi corretti.
Fase di non possesso
Senza palla, l’Avellino ha alternato momenti di pressione media a fasi di blocco più basso. Il PPDA medio (13.4) racconta di un pressing meno intenso rispetto al Catanzaro, soprattutto nel primo tempo, quando i calabresi sono riusciti a palleggiare con continuità (89% di precisione passaggi).
Nel secondo tempo, dopo il gol subito, l’Avellino ha alzato l’aggressività (PPDA 11.3), ma concedendo qualcosa in termini di equilibrio difensivo. La linea a tre ha retto nei duelli difensivi (65% vinti), ma ha sofferto le ricezioni tra le linee di Petriccione e Cissè, vero ago tattico della partita.
Transizioni
Le transizioni offensive sono state uno dei temi chiave. L’Avellino ha prodotto 0.42 azioni offensive al minuto nel secondo tempo, segnale di una squadra più verticale e meno attendista dopo lo svantaggio. Tuttavia, la qualità delle scelte negli ultimi 30 metri non ha accompagnato l’aumento dei ritmi.
In transizione difensiva, invece, qualche difficoltà è emersa nel riassetto: il gol del Catanzaro nasce proprio da una situazione di palla persa e riaggressione immediata, con la difesa irpina non ancora completamente schierata.
Momenti chiave
31’: colpo di testa di Tutino (xG 0.29), una delle occasioni più pulite per l’Avellino.
52’: rete di Cissé, bravo a trovare la rete da posizione defilata.
67’: Traversa Avellino: Biasci colpisce la traversa di testa su cross di Sounas, episodio che poteva riaprire la gara.
78’: Gol annullato a Besaggio per spinta su Frosinini: momento chiave nel forcing finale.
63’–82’: fase di massima spinta dell’Avellino, con passaggio al 3-4-1-2 e maggiore presenza tra le linee, ma senza trovare il guizzo decisivo.
Modifiche tattiche principali
Avellino passa al 3-4-1-2 nella ripresa per aumentare la presenza tra le linee.
Catanzaro gestisce il vantaggio mantenendo struttura e distanze, abbassando il baricentro negli ultimi 20’.
Punti di forza
Solidità nei duelli difensivi, soprattutto centrali.
Reazione emotiva e tattica dopo lo svantaggio.
Capacità di arrivare al tiro (xG totale 0.74) nonostante una manovra non sempre fluida.
Criticità
Bassa efficacia nell’ultimo terzo di campo: pochi passaggi chiave e scarsa precisione in area.
Difficoltà nel controllo delle seconde palle, soprattutto a centrocampo.
Pressing disomogeneo, che ha permesso al Catanzaro di gestire i tempi della gara nei momenti cruciali.
Conclusione
La sconfitta di Catanzaro non ridimensiona il percorso dell’Avellino, ma offre spunti chiari su cui lavorare. La squadra di Biancolino ha dimostrato compattezza e capacità di adattamento, ma per fare il salto di qualità serve maggiore continuità nella rifinitura e una gestione più lucida delle transizioni. In una Serie B così equilibrata, sono spesso i dettagli – più che il volume di gioco – a decidere le partite.
Dal campo ai numeri
Statistica Catanzaro Avellino
Tiri totali 14 6
Tiri in porta 3 2
Possesso palla 53% 47%
Precisione passaggi 89% 81%
Duelli vinti 50% 45%
PPDA 10.7 13.4
xG 1.29 0.71
Formazioni
CATANZARO (3-5-2)
Pigliacelli; Cassandro, Matias Antonini, Brighenti; Favasuli, Pontisso (88’ Alesi), Petriccione, Cissè (69’ Pandolfi), D’Alessandro (77’ Frosinini); Iemmello (88’ Nuamah), Pittarello (69’ Rispoli).
Allenatore: Aquilani.
AVELLINO (3-5-2)
Daffara; Enrici, Šimić, Fontanarosa; Missori (63’ Russo), Kumi (57’ Besaggio), Palumbo (82’ Crespi), Sounas, Cancellotti; Tutino (63’ Patierno), Biasci.
Allenatore: Biancolino.