Mario Aiello, direttore sportivo dell'Avellino, è stato ospite a Prima Tivvù, alla trasmissione Calcio e Mercato. Il ds ha fatto il punto del calciomercato di gennaio dei biancoverdi, primo mercato gestito dal dirigente dopo la sua nomina lo scorso mese di settembre.
Queste le sue parole: "Si è chiusa una sessione di mercato importante. Ora ci concentriamo sul campo. Siamo riusciti a ridurre il gap dalla vetta. Quando siamo partiti eravamo davvero molto distanti e non abbiamo fatto calcoli o tabelle. Abbiamo ragionato giornata dopo giornata. Come ho già detto, abbiamo tirato una linea a fine dicembre, c'eravamo avvicinati e abbiamo giustamente pensato che fosse giusto provarci e oggi siamo a -2 dalla vetta e ce la giocheremo"
Sulle impressioni personali su questo mercato: "Diciamo che è stato un mercato dove abbiamo cercato di pianificare in maniera intelligente e con le idee chiare. E' un discorso che parte da ottobre. Abbiamo ragionato da step, partendo con una rosa con valori assoluti. Successivamente abbiamo ragionato sui rinnovi, con 10 ragazzi in scadenza, ne abbiamo rinnovati 3. Abbiamo ragionato con la testa e non con il cuore. Poi ci siamo trovati a fine dicembre a fare delle valutazioni. Gli scenari erano due: uno con l'Avellino lontano dalla vetta e quindi ragionare in ottica playoff e uno scenario, dove siamo ora, con l'Avellino vicino alle posizioni di vetta. E' chiaro che trovandoci vicino alla vetta si è ragionato nella maniera in cui poi abbiamo agito e quindi rinforzarci per poter lottare per un obiettivo importante"
Sui rinnovi: "Sì Palmiero, Cancellotti, Frascatore e Patierno. Con Cosimo abbiamo dovuto fare un discorso diverso. Per il valore del giocatore e per quello che sta dando alla squadra, è un leader, dentro e fuori dal campo. A breve verrà ufficializzato un rinnovo fino al 2028. Sono sempre scelte molto ragionate, per noi Patierno può fare ancora tanti gol anche nei prossimi anni, a prescindere dall'età e secondo me anche dalla categoria. Poi parleremo con gli altri calciatori in scadenza da qui a maggio".
Patierno e Lescano insieme: "Sì, sono due prime punte, ma interpretano il ruolo in maniera diversa e sono sicuro che potranno giocare insieme tranquillamente".
Le trattative in difesa: "Cagnano? E' giusto dire che ogni scelta è stata fatta nel rispetto del gruppo, abbiamo prima pensato a quello che avevamo in casa. Sul discorso Cagnano voglio tranquillizzare i tifosi sul suo stato di salute. Quest'anno ha avuto un intervento delicato vero, però erano già 10 partite che veniva convocato dal Sudtirol e a inizio campionato stava giocando. Abbiamo fatto fare visite approfondite a Villa Stuart e l'esito è assolutamente confortante. Può giocare tranquillamente 90 minuti, già domenica prossima o come poteva con la Turris, ora sta solo al mister fare le sue scelte. Todisco e Manzi? Sono giocatori già esperti ma giovani. Possono dimostrare ancora tanto. Sono ragazzi che possono essere all'altezza degli over che in questo momento stanno giocando".
Su Palumbo: "E' stato un acquisto importante, forse il più complicato. Appena è uscito Toscano avevamo l'esigenza di sostituirlo con un elemento con caratteristiche diverse. In questo momento abbiamo Palmiero come play, ma ritenevamo che avevamo bisogno di affiancarlo con un giocatore con caratteristiche tecniche simili ma anche fisiche e atletiche differenti. Avevamo 2-3 profili in ballo ma Palumbo era il primo nome sulla lista. Ha un tasso tecnico e qualitativo strepitoso, poi è giovane. Il ragazzo aveva anche delle richieste in B, ma avevamo strappato una promessa che qualora si fosse mosso in Serie C, l'Avellino era la prima scelta. Poi abbiamo insistito, con lui, con il procuratore, con la Juventus stessa e abbiamo chiuso, ritrovandoci ora un patrimonio importante".
Le caratteristiche di Palumbo: "Quando ti trovi di fronte a un giocatore che viene dalla scuola Juve, che coniuga qualità e fisicità, puoi trovarti a che fare con un ragazzo con prospettive altissime. Palumbo oltre a fare il play può fare anche la mezz'ala, ha una discreta gamba, ha inserimento, rompe il gioco e questo vuol dire che può giocare anche con Palmiero insieme".
Su Tribuzzi: "C'è stato un momento in cui c'è stata una sorta di riflessione reciproca. Quando è rimasto fuori rosa a Cerignola. In quel momento non eravamo sulla stessa lunghezza d'onda. Ci siamo fermati a riflettere. Parliamo di un giocatore che può essere titolare in qualsiasi squadra in Serie C ma anche in B. E' chiaro che trovandosi in una rosa così competitiva, si può lottare per un posto da titolare e quindi si è preso del tempo per decidere il da farsi. Alessio ha riflettuto, noi abbiamo riflettuto, e siamo stati tutti felici, dal mister, a me, alla società, al ragazzo, di poterci riabbracciare e ora lo vedo davvero determinato e carico di voler far bene, basti vedere come è entrato contro la Turris".
L'attacco: "La scelta di Panico? La nostra idea era quella di alzare l'asticella in attacco. Secondo noi è un giocatore che può darci un qualcosa di diverso a livello qualitativo".
Le uscite di Redan e Gori: "Il discorso è legato a una analisi fatta prima, quella sugli scenari. Se fossimo stati a dicembre in zona playoff o a giocarcela per il primo posto. Visto che siamo vicini allo scenario più ottimista (lottare per vincere il campionato), abbiamo fatto la scelta di prendere fin da subito in attacco, un calciatore che potesse garantire di più a livello realizzativo, oltre Patierno, andando quindi su Lescano. Quando c'è stata quella opportunità l'abbiamo voluta cogliere. Detto questo, Redan e Gori sono due ragazzi di valore, la società ha deciso di mandarli a giocare. Gori è andato a giocare in Serie B, io penso che tra 6 mesi ritroveremo un ragazzo ancora più pronto e magari si potrà aggregare al prossimo campionato che anche per noi magari possa essere di categoria superiore. la speranza è che ci abbia preceduto di 6 mesi ecco".
Gori voleva giocare di più? "Sì, è normale che volesse avere l'esigenza di giocare con più continuità. E' un giocatore di spessore, ha fatto anni di B, quindi ci sta che volesse giocare di più. Io dico che è sempre stato un professionista esemplare, basti vedere a Latina, è entrato alla grandissima, senza farsi distrarre dalle voci di mercato. Ripeto, con questo tipo di operazione, credo che in futuro ci ritroveremo un ragazzo ancora più forte".
Discorso Redan a completare: "Sì, a nostro avviso il ragazzo è ancora un po' acerbo. In settimana si era anche presentato in ritardo in allenamento. Il suo non è stato un discorso tecnico. Ma per questioni che riteniamo, di maturazione, abbiamo ritenuto opportuno andarlo a far giocare, comunque in Serie A belga, ed è una opportunità per lui di crescita e nel caso per noi, di una plusvalenza, magari in caso di cessione definitiva".
L'arrivo di Lescano: "Come nasce? La logica di Lescano, come detto prima, cercavamo un attaccante da aggiungere a Patierno a livello realizzativo, dal momento che avevamo intuito che ce la potevamo giocare anche per la promozione diretta. Devo ammettere che il merito della conclusione della trattativa va dato al presidente D'Agostino e al figlio Giovanni, che si devono dividere i meriti con la piazza. Lescano non sarebbe mai venuto qui, senza la grandezza della piazza, la storia di questo club, la serietà della società. E' stata una operazione complicata, partita due settimane prima che uscisse la notizia, portata avanti da Giovanni D'Agostino in sordina. L'Avellino ha fatto un investimento importante per questa piazza".
Sull'affare Zuberek: "Lo conoscevo, l'ho visto dal vivo nella Primavera dell'Inter. Lui è 2004, giocava con i 2002-03, e questo mi ha colpito immediatamente all'occhio. L'anno scorso ha giocato con la Ternana in B, poi un problema fisico lo ha fermato. Quest'anno al Lecco ha giocato abbastanza, con 15 presenze. Non ha segnato vero, ma vi dico, puntare su un giovane di prospettiva, può aiutarci. In una realtà come la nostra può esaltarsi. Ci auguriamo che possa dare il suo supporto. Arriva in prestito secco dall'Inter, probabilmente l'Inter l'anno prossimo farà la squadra B e Zuberek è un giocatore sul quale loro intendono puntare".
Su Anatriello: "Nel momento in cui abbiamo trattato Anatriello avevamo l'attacco al completo e quindi volevamo prenderlo a titolo definitivo al fine di patrimonializzare. Il Bologna voleva solo il prestito e abbiamo mollato la presa, e poi è andato al Trapani. Zuberek è arrivato in prestito invece per avere una alternativa a Patierno e Lescano, senza dimenticare anche Campanile".
Tutte le offerte su Patierno: "Sicuramente è un giocatore importante e quindi le migliori squadre sono interessate a lui e nel calciomercato i nomi poi girano. Però la società è sempre stata chiara, Patierno non era in uscita, anzi, con il rinnovo che ci apprestiamo a ufficializzare, diamo seguito alle parole dette qualche settimana fa".
Pazienza al Benevento: "Qualcosa di vero c'è, il procuratore ci ha contattato. Non sappiamo a che livello della trattativa sia con il Benevento. Mister Pazienza è un allenatore importante, è normale che un club come il Benevento possa interessarsi".
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