Nuvole nere nel cielo della Sidigas e, di conseguenza, dell'U.S. Avellino.

Il nuovo procedimento giudiziario che vede coinvolta l'azienda di Gianandrea De Cesare attraverso i rapporti con il giudice Antonio Mauriello, papà di Claudio presidente dell'Avellino e della Scandone, arrestato ieri per reati tributari, ha fatto perdere la pazienza ai tifosi biancoverdi, interessati alle sorti della loro squadra del cuore.

Da Mario Dell'Anno, che ieri ha dato un ultimatum all'attuale proprietà (cessione entro il 31 dicembre, altrimenti via il logo dalle maglie), alla Curva Sud, che ha esposto un nuovo striscione di contestazione nei confronti di società, dirigenza e Capuano, la rabbia dei tifosi ha superato i livelli di guardia.

Intanto l'U.S. Avellino resta in vendita, come spiegato anche da Mauriello mercoledì pomeriggio, e sembra siano state formulate due offerte d'acquisto. La prima dalla Ap Green di De Sarlo, che già ad agosto aveva manifestato il suo interesse senza ricevere risposta dalla Sidigas. L'offerta pare sia di un milione e 150mila euro, quindi conforme al valore della società stimato da alcuni tecnici.

L'altra offerta è dei fratelli Silvestrini, già nel calcio fino al 2008 con il Perugia. Resta alla finestra D'Agostino, il quale potrebbe incrementare l'iniziale offerta di 500mila euro presentata a fine luglio.

Sezione: Copertina / Data: Sab 19 ottobre 2019 alle 11:10
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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