Stavolta è il Sindaco di Avellino, Gianluca Festa a porre un ultimatum a Luigi Izzo e Nicola Circelli. Due giorni ancora per risolvere la questione oppure il primo cittadino interverrà chiedendo un incontro ai due soci dell'U.S. Avellino.

Festa lo ha dichiarato ai microfoni di RadioPuntoNuovo: "Ho interloquito con Circelli e Izzo, intensificando i contatti da domenica, per dare loro un contributo istituzionale e salvare l'Avellino. Ci stiamo dando da fare, le due parti hanno cominciato a parlare per realizzare la cessione delle quote a un unico proprietario, indipendentemente dall'acquirente, per poi verificare la disponibilità di uno o più imprenditori che possa o possano prendersi il 100% del pacchetto societario. Al momento salvo novità mi pare che questa ipotesi sia fattibile. Significherebbe aver compiuto un passo in avanti, per poi sondare il terreno e capire se ci sono imprenditori interessati a terminare economicamente la stagione e a costruire il futuro". 

Il tempo scorre, lunedì la Commissione della Figc potrebbe non accordare una nuova proroga per regolarizzare le posizioni dei cinque soci, che ad oggi non hanno la possibilità per fare calcio, come da regolamento. L'incartamento potrebbe quindi essere trasferito alla Procura Federale e da qui potrebbe trasformarsi in un deferimento per l'Avellino: "Ove mai non si riuscisse a chiudere la vicenda entro un paio di giorni, partirà una mia convocazione a Izzo e Circelli che, devo dire, hanno manifestato la consapevolezza che così non si può andare avanti".

C'è poi l'insidia del diritto di recompra in favore della Sidigas, una zona d'ombra nel contratto di cessione che spaventerebbe eventuali acquirenti: "Recompra? Potrei richiedere il documento ufficiale e capirne di più, ma solo in una seconda fase. Magari potrà richiederla il gruppo che spero vorrà acquisire le quote societarie. C'è in primis l'esigenza da parte di Izzo e Circelli di cedere le loro quote, ecco perché sto evitando il verificarsi di litigi, allarmismi e fughe, di aggravare la situazione. Voglio evitare che qualcuno renda ancora più complicata la situazione. Io faccio il tifo per imprenditori locali, ma per il bene della società sono pronto a interloquire con gruppi estranei alla provincia. Gli striscioni? C'è sicuramente amarezza nell'osservare uno striscione del genere, ma non è che per quattro rosiconi io penso che tutta la città sia contro di me. Io dico agli imprenditori locali attaccati in maniera impropria e infelice, di lasciar perdere questi striscioni e pensare alla stragrande maggioranza della popolazione che auspica nel loro intervento. Non possono pensare di stare simpatici a tutti i tifosi".  

Sezione: Copertina / Data: Mer 19 febbraio 2020 alle 15:30
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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