Continua il caso-Partenio in casa Avellino: dopo la 'bomba' lanciata ieri dall'assessore Stefano Luongo, che ha intimato alla Sidigas di pagare le rate insolute dello stadio o avrebbe chiuso i cancelli, e la replica dell'assessore Giacobbe, che ha smorzato i toni, oggi è tornato a parlare, e a fare chiarezza, Stefano Luongo che dai microfoni di Radio Punto Nuovo ha spiegato: "L'Avellino ha delle mensilità 2018/19 e 2019/20 in arretrato e per questo motivo gli uffici del Comune legittimamente hanno inviato una richiesta di pagamento pena la rescissione della convenzione. Dopodiché il mio collega Giacobbe ha fissato un incontro con la società per domani perché l'amministrazione è sensibile al dramma dello sport di Avellino in questo momento che ci tocca un po' tutti, quindi è nostra intenzione quella di andare a parlare con la società affinché si trovi una soluzione, fermo restando che la società deve pagare. Il termine ultimo resta di 5 giorni, domani ci sarà un incontro in cui cercheremo di andare incontro alle realtà che occupano le strutture comunali partendo dall'Avellino Calcio che è una società di interesse collettivo. Nessuno intende agire in maniera rigida ma è bene anche ribadire che la nostra visione amministrativa è di spingere tutti a pagare le strutture che utilizzano, che sia l'Avellino o i cittadini, in maniera trasparente.

Questioni politiche legate a questa vicenda? Voglio fare chiarezza: sulle precedenti amministrazioni non posso parlare, se non hanno sollecitato spesso Taccone non posso intervenire. Ma io vivo la città, capisco le perplessità dei tifosi, oggi sono un amministratore che ha una responsabilità, una delega al patrimonio e voglio trasmettere ai cittadini di Avellino i principi di legalità e trasparenza. Siamo partiti dallo stadio perché è arrivata una nota del dirigente ma proseguirò con tutte le altre realtà; tutte le strumentalizzazioni che non rientrano nella mia funzione non mi toccano, che io sia stato candidato e collabori con l'onorevole D'Agostino è un dato di fatto e per trasparenza non lo nego ma può essere un'arma a doppio taglio data la fama nazionale di D'Agostino. Io espleto il mio ruolo politico con trasparenza e sugli immobili comunali la valutazione è data dalla necessità del Comune di fare cassa e quindi essere intransigenti con coloro che non ottemperano ai loro doveri.

Il buon senso prevale sempre a prescindere, sono ottimista sull'incontro di domani, vorrei far capire che non sono io il cattivo che non vuole che l'Avellino non giochi allo stadio, anzi sono uno sportivo, voglio solo che si rispettino le regole. La nostra richiesta è legittima e nell'interesse di tutta la comunità".

Sezione: Copertina / Data: Gio 12 settembre 2019 alle 15:00
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
vedi letture
Print