Favorevoli, indecisi e contrari. La Lega Pro porterà a termine l'attuale stagione disputando dei playoff facoltativi e i playout. 

Le 28 squadre in corsa per la promozione in Serie B potranno decidere se giocarli o meno, tenendo in considerazione la possibilità di rispettare il protocollo sanitario e di riuscire a coprire gli ingenti costi di gestione.

Per poter portare a termine la stagione, secondo una prima stima dell'investimento economico da affrontare, ci vorranno dai 100mila ai quasi 400mila euro, in base al numero di tesserati e alla mole degli stipendi da onorare.

Nel calderone ci finirebbero le spese per i tamponi, per i test sierologici, per la sanificazione dei locali, per il ritiro, le spese di trasferta e il pagamento degli stipendi da ottemperare non più fino al 30 giugno, ma fino al 31 agosto.  

Angelo D'Agostino ha più volte ribadito che il suo Avellino è pronto a rispettare le decisioni assunte dal consiglio federale, ma non ha ancora sbrogliato la matassa circa la presenza o meno della sua squadra ai nastri di partenza dei playoff previsti, troppo ottimisticamente, per il 28 giugno. 

Rispetto alle scorse edizioni, vista la tempistica ridotta (bisogna terminare entro il 20 agosto), si potrebbero disputare dei playoff più veloci, con gare secche disputate in casa della migliore classificata. In caso di pareggio al termine dei 90 minuti regolamentari passerebbe al turno successivo la squadra meglio classificata. Una mazzata per l'Avellino, decimo in classifica: per agguantare la B dovrebbe vincere tutte le gare in trasferta. 

Ecco perché il gioco potrebbe non valere la candela per molte formazioni. Proviamo a fare il punto della situazione, tra chi sicuramente scenderà in campo, chi è indeciso, e chi ha già annunciato di non prendere parte ai playoff. 

GIRONE C

Il Bari, la società più agguerrita nelle assemblee di Lega, farà sicuramente parte del gioco. Con il club di De Laurentiis anche il Potenza e il Monopoli, che sin dal principio si sono dette favorevoli alla disputa dei soli spareggi promozione. A seguire troviamo la Ternana, che deve disputare pure la finale di Coppa Italia contro la Juventus Under 23 e potrebbe beneficiare del salto al primo turno nazionale. Gli umbri ci saranno, stesso discorso del Catanzaro e del Teramo, che proprio oggi ha comunicato la sua partecipazione. 

Tra gli indecisi ci sono l'Avellino (ma solo perché manca ancora l'ufficialità della partecipazione o della rinuncia) e la Virtus Francavilla, che intanto ha già confermato Trocini in panchina e Fernandez nel ruolo di direttore sportivo. Un discorso a parte lo merita il Catania, sesta forza del raggruppamento. Al momento la società è in altre faccende affaccendata, denaro fresco per coprire le spese non ce n'è, ma i rossazzurri possono contare su un centro sportivo molto attrezzato a Torre del Grifo. Ma i calciatori, molti dei quali ancora in attesa degli stipendi di gennaio e febbraio, accetteranno di scendere in campo in queste condizioni?

Attenzione poi alla Vibonese, che verrebbe chiamata in causa se la Ternana dovesse vincere la Coppa Italia. I calabresi stazionano nel limbo degli indecisi.

GIRONE A

La Carrarese seconda, seppure contraria alla disputa di un playoff allargato, dovrebbe partecipare scendendo in campo a luglio inoltrato. Lo stesso dicasi per l'Alessandria sesta, il Novara ottavo (centro sportivo a Novarello di altissima qualità) e la Juventus Under 23 decima (finale Coppa Italia da giocare per migliorare posizione), che può contare sulle strutture della prima squadra. 

L'Arezzo, secondo quanto dichiarato dal presidente La Cava, si è tirato fuori dai playoff per gli alti costi e il rischio contagio dal momento che i toscani affronteranno il Novara in Piemonte, una delle regioni che ancora convive con l'emergenza Covid: ma il cambio di idea è dietro l'angolo. In bilico anche la posizione del Siena, con la presidentessa Durio che si è detta contraria ai playoff facoltativi: il club incasserà una penalizzazione di due punti per inadempienze amministrative. 

Tra gli indecisi il Renate, rivelazione e terza in classifica ("dipenderà da quanto il protocollo inciderà sul bilancio", ha detto il diesse Oscar Magoni). il Pontedera quarto in classifica (più sì che no) e l'Albinoleffe, che non ha accolto di buon grado la decisione di disputare i playoff, oltre al Como, che giocherebbe i playoff se la Juventus Under 23 dovesse vincere la Coppa Italia. 

GIRONE B

Sicure di giocare i playoff, la Reggiana, il Carpi (che già sentiva la promozione in tasca per meriti sportivi), il Sudtirol, il Padova e la Triestina. A queste dovrebbe aggiungersi la Feralpisalò.

Indeciso il Modena, che attende di sapere con certezza quali sono i costi e le modalità per disputare gli spareggi promozione, così come la Sambenedettese che dovrebbe soffiare il decimo posto alla Fermana, avendo disputato una gara in meno. Anche i canarini marchigiani attenderebbero l'esito del consiglio federale per decidere il da farsi. 

Particolare, infine, la posizione del Piacenza, che durante il lockdown ha rescisso parecchi contratti pesanti con calciatori di qualità come Pergreffi, Milesi, Marotta e Cattaneo, per contenere i costi in un momento storico delicato. Il club attende le direttive del consiglio federale, ma potrebbe anche decidere di provare a giocare con una squadra piuttosto rabberciata alla luce degli addii. 

Sezione: Copertina / Data: Sab 30 maggio 2020 alle 15:06
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
vedi letture
Print