Provando a entrare nella testa di Angelo Antonio D'Agostino e ad analizzare attentamente le sue dichiarazioni nel post-partita, si comprende che nessuno ha la sicurezza di far parte dell'Avellino stagione 2020-2021. 

Compresi Ezio Capuano e Salvatore Di Somma, a cui D'Agostino ha indirizzato frasi sibilline che mettono in discussione anche aspetti e situazioni che, fino a qualche giorno fa, sembravano pure formalità.

"C'è tanto da fare partendo dall'aspetto tecnico", è la prima saetta lanciata da D'Agostino verso Capuano, che può vantare un altro anno di contratto con l'Avellino: il tecnico ha più volte detto di essere pronto a stracciare l'accordo sottoscritto prima dell'avvento dell'imprenditore di Montefalcione, nel caso in cui dovesse sentire esaurita la fiducia nei suoi confronti. E così pare.

A Capuano va dato atto di aver salvato l'Avellino in condizioni assurde, mentre intorno si stagliavano nuvole nere e si alternavano dirigenti, proprietari e presunti tali. Ma pare che a D'Agostino non sia piaciuta la gestione dello spogliatoio negli ultimi giorni.

Sul banco degli imputati sono ovviamente finiti pure i calciatori, alcuni dei quali hanno puntato i piedi a terra impegnando economicamente la proprietà a rispettare i patti. "Molti giocatori in scadenza non resteranno", ha tagliato corto D'Agostino annunciando un repulisti generale favorito anche dagli accordi in scadenza con quasi tutti gli interpreti di quest'anno, ad eccezione di Parisi (futuro in B), Federico (una meteora targata Circelli e Innovation Football) e Ferretti. 

Neppure Di Somma è immune, anche perché il suo contratto sarebbe già scaduto il 30 giugno. E lo si comprende quando D'Agostino dice: "Il prossimo campionato vogliamo affrontarlo in maniera diversa facendo giocare anche più giovani", chiaro il riferimento ai mancati premi di valorizzazione non incassati dall'Avellino quest'anno, per il mancato utilizzo in contemporanea di tre o più calciatori under.

E poi ancora: "Sono uscite anche situazioni a noi sconosciute risalenti alla precedente proprietà e abbiamo dovuto risolverli, ma lasciamo perdere...", ha affermato D'Agostino, riferendosi sicuramente anche a qualche accordo formalizzato la scorsa estate, con il club sotto controllo del tribunale e gestito dalla Sidigas. 

Infine: "Dobbiamo capire chi ha la predisposizione per seguire questo progetto, lungo e ambizioso, dobbiamo trovare persone ambiziose come noi. Da domani si comincia sul serio", ha concluso il presidente, già rivolto verso il prossimo futuro e all'allestimento della nuova rosa biancoverde.

A chi toccherà costruire il nuovo Avellino e a chi verrà affidata la squadra che proverà a tornare in Serie B dopo l'estate drammatica del 2018? Lo scopriremo nei prossimi giorni.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 01 luglio 2020 alle 23:13
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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