L'Avellino non sa più vincere al Partenio. L'ultimo successo tra le mura amiche è datato due mesi fa, contro il Cerignola, gol al 95' di Ricciardi, metà ottobre. Poi 3 pareggi e una sconfitta. Terzo pareggio arrivato stasera contro il Taranto. Gara a scacchi, bloccata, senza spazi, come previsto ampiamente alla vigilia. E non avere a disposizione, in un match così tattico, i vari Sgarbi, Verela e Russo, proprio per questa gara, è stato pesantissimo. 
Purtroppo un pareggio che fa allontanare la vetta nuovamente a 8 punti, una Juve Stabia che scappa di nuovo via, il Crotone torna avanti e il Benevento che può rifarsi sotto. 
Una partita bloccata, l'Avellino ha provato a giocare sulle fasce, con Tito e Ricciardi, ma i loro cross erano spesso preda dei difensori tarantini. E' mancata proprio nella qualità dell'ultimo passaggio, come ha detto Pazienza. 
Era il Taranto che si aspettavano tutti, difesa e ripartenza, provando a sfruttare la rapidità in particolare dell'ex Kanoute. Una gara a scacchi senza vincitori nè vinti, o meglio, l'Avellino esce senza l'intera posta in palio, che sperava di ottenere e tenere il passo della capolista Juve Stabia. 
Squadra purtroppo abbastanza prevedibile, se non su qualche mischia su calcio piazzato, dove ci sono stati dei presupposti per segnare. Le assenze pesanti pesano ovviamente, ma come dice Pazienza, non devono essere un alibi.
Ma il dato eloquente sono i punti raccolti al Partenio. Soli 3 punti nelle ultime 4 gare interne, su 12 disponibili, sono ovviamente molto pochi per chi ha ambizioni da salto di categoria. 
Ora c'è da chiudere l'anno nel miglior modo possibile, a Crotone, un altro scontro diretto pesantissimo, dove ancora una volta è vietato sbagliare. La Juve Stabia corre, l'Avellino, al Partenio, non sa farlo più. E se si vuole ambire a qualcosa di importante, non si possono fare 3 punti in 4 gare interne. Le vittorie di Catania, Benevento, in questo modo, sono quasi vanificate. 
Anche Pazienza questa sera, magari, ha fatto discutere. Con i primi cambi al 75' e l'ingresso a 5 minuti dalla fine di Marconi, in una gara dove magari poteva servire la sua presenza in area di rigore. 
Come detto, serve chiudere bene l'anno a Crotone, dove rientra Sgarbi, ed è fondamentale, poi magari pensare anche a come migliorare questa squadra nel mercato di gennaio, perchè, con l'assenza di gente di qualità, che spacca la partita, che salta l'uomo, che crea profondità, questo Avellino è molto prevedibile. E i numeri non mentono. 
La Curva Sud alla fine ha incitato la squadra di Pazienza, chiedendo di cacciare gli attributi, di lottare, di voler lasciare questa categoria. Ma servirà una inversione di tendenza importante. 
L'Avellino chiude il 2023 al Partenio con sole 6 vittorie. Numeri che forse solo in Serie A (vista la difficoltà delle avversarie) si vedevano. 
 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 17 dicembre 2023 alle 22:59
Autore: Marco Costanza
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