Carlo Musa, ex direttore sportivo dell'Avellino, è intervenuto a Contatto Sport, format di Prima Tivvù, dove ha parlato anche della vicenda dell'aggressione a Giuliano Capobianco, responsabile del settore giovanile biancoverde. 

Queste le sue parole: "Ci tenevo intanto a dare la mia vicinanza a Giuliano Capobianco, anche se l'ho fatto anche in privato. Sono episodi che purtroppo accadono spesso, i genitori non sanno stare al loro posto, pensando che il calcio possa risolvere situazioni economiche e altro. Spesso si va ad affrontare anche persone che perdono il lume della ragione. Spero che la denuncia forte della società possa essere da segnale a tutte le famiglie e che possa far frenare questi episodi". 
Sul settore giovanile: "E' difficilissimo fare calcio nel settore giovanile, stare a contatto con famiglie e genitori. Io personalmente ho deciso di non seguire più questo settore. Faccio un esempio. Fabiano Parisi, quando arrivò nel ritiro a Sturno, si presentò con una grande umiltà, senza pretendere nulla, rispetto a ragazzi che invece venivano pagati. Fabiano il primo anno giocò gratis per l'Avellino, il padre fece immensi sacrifici, ed è stato ripagato. Se Parisi è arrivato in Serie A è anche perchè ha avuto una famiglia sana alle spalle". 

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Mar 04 ottobre 2022 alle 09:30
Autore: Marco Costanza
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