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Non ci sono più attenuanti, sabato bisogna riempire il "Partenio-Lombardi"

di Carmine Roca

Sebbene i numeri dei supporters irpini, paragonati alle medie spettatori delle altre squadre di B, non siano poi così negativi, la società, sin dal termine della campagna abbonamenti e per tutta la durata del campionato, ha lamentato l'assenza di un pubblico all'altezza del blasone dell'Avellino e della stagione esaltante disputata sino ad ora da Castaldo e compagni. Per la verità, però, non sono state molte le iniziative da parte del sodalizio del presidente Taccone per avvicinare la gente a questa squadra. Tramite i social network, alcuni tifosi si sono dimostrati contrari alla politica fissata dalla società relativa al costo degli abbonamenti e dei biglietti. Le maggiori critiche sono state rivolte anche alla decisione di aumentare i prezzi dei tagliandi nel giorno delle partite, un'iniziativa poco allettante soprattutto per quei tifosi della provincia che devono sostenere già importanti spese di viaggio per raggiungere l'impianto di via Zoccolari.

Patron Taccone non le ha mandate a dire soprattutto ai ben noti "portoghesi", evidenziando che è dovere del tifoso contribuire alla crescita di una società acquistando regolarmente il tagliando d'ingresso e che manca, in questa città, la cosiddetta cultura del biglietto. Il momento che sta vivendo l'Avellino, però, è di quelli particolari, il più difficile probabilmente dall'inizio della stagione. Anche la società ha compreso che, ora più che mai, c'è bisogno del sostegno del pubblico avallando prezzi popolari per la sfida in programma tra due giorni contro il Crotone. La proprietà, dunque, ha fatto il primo passo. Ora tocca ai tifosi rispondere e gremire lo stadio per spingere la squadra di Rastelli verso altri e prestigiosi traguardi.


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