Mario Aiello, ds dell'Avellino, promosso dalla Primavera dopo l'avvicendamento tecnico del mese scorso, ha parlato a Contatto Sport, format di Prima Tivvù, dove ha analizzato tanti temi, dalla vittoria in casa della Juve Next Gen, a Mutanda, al futuro.
Queste le sue parole: "Non è stata una partita facile a Biella, guardando la classifica uno poteva pensare che si sarebbe andati fare una passeggiata, come anche il risultato suggerisce, per chi non ha visto la partita. La Juve Next Gen è una squadra che ha dei valori individuali importanti, con tanti giovani che faranno strada secondo me. Al momento ancora non si è amalgamata ma credo che si possa riprendere. Abbiamo fatto un buon primo tempo, creando diverse palle gol, poi nella ripresa abbiamo sofferto un po', ma ci sta, abbiamo dimostrato anche di saper soffrire, poi abbiamo concluso la gara nel migliore dei modi".
Soggezione Juve: "Sì ambiente bello, con tanti personaggi che hanno fatto la storia del calcio che erano presenti. Con Claudio Chiellini ho avuto anche delle esperienze in passato. Per il resto stavano talmente concretati su quello che dovevamo fare in campo che il resto passa in secondo piano".
Sulla gara: "Non possiamo pensare di poter dominare tutte le partite, c'è stata una fase dove loro hanno preso un po' il sopravvento, ma non abbiamo concesso tante palle gol. Ci sta, siamo usciti bene da quel momento, e dimostra una crescita anche dal punto di vista mentale".
Sul ruolo di ds: "Sono subentrato nel momento che la società ha fatto una scelta radicale. Tante domande non ce ne siamo fatte. Ci hanno chiamato la notte dopo la gara con il Latina, la mattina ci siamo insediati e abbiamo deciso il da farsi. Abbiamo provato a capire i problemi che c'erano. I giovani lanciati? Avevamo un identikit e un percorso fatto in Primavera con i giovani e in questo momento ci stanno dando una mano e sicuramente ci aiuteranno anche in futuro".
Su Redan: "E' un giocatore potenzialmente forte, con caratteristiche differenti rispetto agli altri attaccanti in rosa. Lo stiamo aspettando, è un patrimonio dell'Avellino e abbiamo tutta la volontà di valorizzarlo e di metterlo in condizione di essere protagonista anche lui. Lo sto vedendo molto meglio in allenamento. E' un attaccante che è bravo a liberarsi, manca solo il gol e credo che presto lo farà. Le pressioni? Penso che Biancolino ha parlato chiaro, ha a disposizione 26 giocatori, tutti possono dire la loro. Piano piano stiamo cercando di metterlo a posto e di integrarsi nel gioco del mister. E' forte nell'attacco della profondità, è rapido, deve solo crescere".
Su Rigione: "Da quando siamo arrivati, è un giocatore che ha sempre dato disponibilità massima, trasmette tranquillità, carisma, determinazione, era uno dei primi elementi su cui abbiamo puntato. Enrici ci sta dando tantissimo, è un ragazzo che si sta comportando molto bene, è giovane e può crescere tantissimo. Frascatore terzino? Avevamo Liotti e Cancellieri fuori per la Turris, Biancolino decise di impiegarlo come terzino, fece molto bene e ora sta continuando su questa scelta. Tra l'altro è un ruolo che aveva già fatto nelle giovanili della Roma".
Sulla notte dopo il Latina e la chiamata di D'Agostino: "Non ho nulla di particolare da dire. Ho vissuto il dopo, una volta prese le decisioni su Pazienza e l'area tecnica. Mi hanno contattato, abbiamo parlato di cosa si volesse fare. Ho detto sì alla richiesta, la domenica mattina eravamo già al lavoro perchè poi il martedì c'era la gara con la Turris. E niente, non c'è stato tanto tempo per fare riflessioni se non quelle di provare ad entrare nella testa di questi ragazzi, provare a comprendere cosa non andava in quel momento. E magari provare ad integrarli in un modo di giocare che abbiamo portato avanti dalla Primavera. Non abbiamo ancora fatto nulla, siamo ancora ottavi, il pericolo è dietro l'angolo, ma i risultati e le prestazioni ci sono".
Sullo spogliatoio: "Io sono entrato nello spogliatoio solo il primo giorno, facendo una chiacchierata. A me non piace poi entrare nelle dinamiche dello spogliatoio, il nostro ruolo è quello di lavorare dietro le quinte, e verificare che le cose vadano per il verso giusto, come in questo momento. Se devo dire che ci fossero delle difficoltà, dico no. Sono rimasto colpito della velocità con cui la squadra ha seguito le indicazioni del mister e questo lo fanno solo giocatori forti e un gruppo coeso, desideroso di risalire la china".
Su Mutanda: "Nel mercato di gennaio scorso della Primavera avevamo l'esigenza di inserire un giocatore a centrocampo con quelle caratteristiche e come prima scelta avevo appuntato proprio lui. Lo avevo visto con il Napoli, in una delle partite che sono andato a vedere in Youth League. Mi ha colpito in una partita contro il Real Madrid perchè fu uno dei pochissimi che tenne botta agli spagnoli. E notai che comunque nel Napoli non giocava molto, allora ci ho provato e l'ho portato qui. Ha avuto subito un impatto positivo, ci ha accompagnato fino alla vittoria del campionato. Ha fatto un Torneo di Viareggio da protagonista. Quest'anno è ripartito con noi in Primavera 2, la società ha investito su di lui, l'obiettivo era portarlo man mano in prima squadra e ce l'abbiamo fatta. E' stata una trattativa difficile per portarlo qui, ci è voluto circa un mese, era rimasto un po' deluso dall'esperienza al Napoli, voleva lasciare l'Italia, ma poi siamo riusciti a convincerlo".
Sugli infortunati: "Armellino questa settimana rientrerà in gruppo, Toscano la scorsa settimana era già in gruppo, lo inseriremo piano piano, anche perchè la prossima settimana c'è il turno infrasettimanale e ci servono giocatori freschi. Rocca potrebbe aggregarsi anche lui domani in gruppo".
Sul reintegro di Cionek: "Secondo noi Cionek nel sistema di gioco poteva essere utile, con un ruolo da protagonista, sia da centrale che alternativa a destra. Chiaramente abbiamo dovuto fare una scelta ed è caduta su Cancellieri perchè in quel momento era anche infortunato e poi in quel frangente Frascatore si era imposto come terzino e con la presenza di Liotti c'erano tanti slot chiusi a sinistra. Ma Cancellieri è un giocatore che stimiamo, speriamo possa recuperare presto e po vediamo da qui a gennaio quali saranno le scelte".
Sul mercato: "In questa fase, da qui a dicembre, come ha detto il presidente, il nostro obiettivo è valorizzare i nostri giocatori, perchè hanno qualità. Dobbiamo portarne quanti più possibili in condizione per essere utili alla causa. Llano si sta allenando bene ed è monitorato".
Su Cancellieri: "In questo momento vogliamo recuperarlo, lui è coinvolto comunque con tutto il gruppo con gli allenamenti. Monitoriamo un attimino quali saranno le cose da fare e poi si vedrà".
Sui giovani in prestito: "Il discorso dei ragazzi in prestito è il proseguimento del progetto della società cominciato 5 anni fa. Quando i calciatori finiscono il percorso in Primavera ci sono due strade, quella interna, aggregarli in prima squadra, o quella del prestito. Alcuni giocatori devono completare un processo di maturazione e quindi un'esperienza in Serie D è importante. Noi continuiamo a seguire tutti, anche chi è in prestito, che sono una decina e magari riportarli qui in prima squadra".
Sul Messina: "Mister Modico l'ho avuto a Cava, ha una interpretazione del calcio zemaniana e se la squadra lo segue possono essere molto pericolosi. Stanno pareggiando molto, credo che sarà una gara difficile. Il nostro orizzonte è il Messina. Il Trapani? Ci penseremo da domenica sera".
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