Uno dei più brutti Avellino della stagione al cospetto di una delle squadre più in forma del campionato. L'Avellino capita forse nel momento peggiore nello scontro diretto contro il Picerno, al termine del quale i lucani fanno un figurone, mentre l'Avellino non riesce a riscattare la sconfitta interna contro il Giugliano ma anzi conferma di avere diversi problemi. Problemi innanzitutto caratteriali, perché anche stavolta, subito il gol dell'ex Murano (che come anticipato ha esultato eccome, e come dargli torto dopo il periodo grigio di Avellino) non è riuscito a reagire, anzi nel secondo tempo, pur con un attaccante in più (una costante da parte di Pazienza ormai spostare Sbargi sull'out di sinistra per inserire un altro attaccante, Gori nelle fattispecie, al fianco di Marconi) l'Avellino non è quasi mai riuscito a creare pericoli alla porta del Picerno, anzi ha subito il secondo gol e lì ha staccato la spina. Solo Gori nel finale ha provato una reazione più fumosa che davvero convinta, ma senza esito. 

E un problema, per l'appunto, in zona realizzativa. Se fino a due settimane fa tra Gori, Sgarbi, Marconi, Patierno, sembrava ci fosse solo l'imbarazzo della scelta, ora davanti si ricomincia a fare fatica. Ma va anche dato merito agli avversari, in questi casi si dice sempre che è difficile capire dove finiscono i meriti del vincitore e iniziano i demeriti degli sconfitti. Cinque vittorie di fila e il capocannoniere del torneo tra le proprie fila (sì, proprio Murano) non sono un caso e infatti si è visto in campo un Picerno frizzante, vivace, motivato, che ci ha creduto più dei Lupi e ha portato a casa una vittoria meritata. Un Picerno che è secondo a -3 dalla vetta non per caso evidentemente.

Per l'Avellino il secondo passo falso consecutivo e molte cose sulle quali riflettere. Soprattutto bisogna capire perché non si riesce a imbastire una reazione quando l'avversario prende il sopravvento. Sembrava un problema caratterizzante il primo Avellino di Rastelli e che Pazienza avesse risolto il problema, portando sicurezza e consapevolezza in questo gruppo. Evidentemente qualche scoria c'è ancora, qualche problema è tornato a galla. Lungi da noi ora fare processi a una squadra terza in classifica che ha tenuto un ruolino di marci invidiabile fin qui, un piccolo calo ci può stare, capita a tutti e va anche tenuto conto delle tante assenze per infortunio cui il tecnico ha dovuto far fronte, anche oggi con gli uomini contati in difesa e un Armellino adattato. Ma con le stesse emergenze ha fatto un figurone nelle partite precedenti, ed evidentemente il Picerno ha davvero una marcia in più in questo momento.

Inutile piangersi addosso, di tempo per recuperare terreno ce n'è ancora, l'importante è analizzare il momento con lucidità e serenità, e in questo Pazienza è una garanzia, e trovare presto una soluzione per riprendere il cammino interrotto. Il derby con la Turris di settimana prossima è già un buon banco di prova, ma anche la coppa infrasettimanale contro la Juve Stabia capolista potrà dare diverse risposte.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 26 novembre 2023 alle 21:30
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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