L'Avellino espugna lo 'Scida' di Crotone 20 anni dopo quel famoso Crotone-Avellino di maggio 2003 con gol di Marra che valse la promozione in B (e l'invasione di migliaia di tifosi biancoverdi). Venti anni dopo, intermezzato da sfide dal sapore più acre, quel campo torna ad assumere un sapore dolce perché regala all'Avellino la decima vittoria in questo campionato, la sesta in trasferta, confermandosi squadra corsara. Se infatti tra le mura amiche si è assistito a sole 4 vittorie, 4 pareggi (gli ultimi due nelle ultime due gare casalinghe) e due sconfitte, lontano dal Partenio la squadra viaggia a ritmi da promozione, dietro solo alle sorprese Casertana e Juve Stabia. E' questa rendimento altalenante in casa a tenere l'Avellino ancora a -8 lunghezze della Juve Stabia capolista, ed è un dato difficile da spiegare. Una squadra capace di vincere sui campi più difficili: Caserta, Benevento, Catania, e ora Crotone, e che in casa perde contro il Giugliano, pareggia con la Turris, con il Taranto. Probabilmente è una squadra che si esprime meglio negli spazi aperti, che le squadre di alta classifica lasciano quando giocano tra le mura amiche, ma è solo un'ipotesi. Di fatto c'è che, correggendo il rendimento casalingo, l'Avellino ora sarebbe in corsa per la promozione diretta.

Il girone di andata ci racconta comunque di una squadra attualmente seconda in classifica insieme a Picerno e Casertana (che domani giocherà il derby a Sorrento), che ha racimolato 11 clean sheet in 19 partite (quattro nelle ultime quattro), che ha la seconda miglior difesa (12 reti) dopo la Juve Stabia (solo 6 reti subite) e gli stessi gol della capolista, 24. Un Avellino che a Crotone ha giocato un'ottima partita, accorta, intelligente, ben messo in campo, che ha annullato ogni tentativo dei padroni di casa e ha trovato spesso il guizzo in contropiede sfruttando la velocità di Sgarbi o degli esterni. Avellino che ha segnato con Patierno ben servito dal solito Sgarbi e che ha colpito un palo con lo stesso Sgarbi, una traversa con D'Angelo, ha sfiorato il raddoppio anche con Tito e ancora D'Angelo. Avrebbe meritato anche il 2-0 e ha sofferto poco l'iniziativa del Crotone che veniva da dieci risultati utili consecutivi, che l'avevano portato fino al quarto posto. E' indubbiamente una squadra forte, che però ha bisogno di trovare un po' di continuità, soprattutto in casa.

Difficile, come ha detto anche il presidente D'Agostino, capire dove si possa rinforzare questa squadra a gennaio per permetterle di competere fino alla fine per il primo posto. Pensando a una difesa granitica e un attacco che annovera già diversi elementi di valore, forse verrebbe naturale pensare di rinforzare il centrocampo, magari con un fantasista che possa permettere di creare qualche occasione da rete in più, capace di inventare l'ultimo passaggio, e anche la trasformazione diretta. A mancare finora sono infatti anche i gol dei centrocampisti: solo uno di Armellino e uno di Sannipoli a rapporto. Intanto l'Avellino si regala e regala ai propri tifosi (assenti forzati a Crotone, bello l'applauso finale alle tribune vuote) un bel Natale e una felice conclusione di 2023. Con l'augurio che il nuovo anno possa regalare quell'accelerata in campionato che tutti aspettano per coronare quello che è diventato il chiodo fisso di presidente e città, quella serie B che manca da troppo tempo e che è ancora alla portata.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 22 dicembre 2023 alle 23:30
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
vedi letture
Print