Con oltre un secolo di storia alle spalle, l’Unione Sportiva Avellino ha conosciuto svariati allenatori. Alcuni fra questi sono diventati delle vere e proprie icone che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia di questa squadra, così come dei tifosi più appassionati.
La fiducia e la passione ispirata da queste personalità è certo uno degli elementi che più si affianca alla scelta della propria squadra del cuore. Scopriamo quali sono i nomi degli allenatori incisi, ormai, a fuoco nella tradizione calcistica di Avellino.
Raffaele Biancolino: Il "Pitone" della panchina
Pitone è un nomignolo bizzarro, ma affettuoso, che è ormai legato indissolubilmente all’allenatore Avellino calcio Raffaele Biancolino. Oltre ad essere stato uno dei bomber più amati, Biancolino è diventato un vero e proprio simbolo della squadra campana. Le sue statistiche ufficiali, si noti, contano ben 52 gol in 112 incontri di Serie B, con azioni spesso decisive per il corso delle partite.
Dopo essersi ritirato dalla carriera attiva, Biancolino ha deciso di allenare la formazione Primavera. La squadra, ereditata a seguito di delicate strategie aziendali operate in tempi particolarmente confusi e incerti, è stata guidata con esperienza e responsabilità. L’ennesima conferma che, per il calcio, non ci vuole solo testa, ma anche inesauribile passione.
La trasformazione in guida tecnica
Lo stile dell’Avellino calcio allenatore R. Biancolino è stato diretto, ispirato e concentrato sull’aspetto umano dello sport. La conoscenza dell’ambiente, degli animi che lo abitano e animano, ha fatto sì che l’ex bomber abbia usato con saggezza tanto la voce grossa, tanto l’esser comprensivo. La sua presenza è riuscita a riportare compattezza nella squadra e, i tifosi, lo hanno notato fin da subito.
La sua presenza come allenatore del team campano, ha lasciato un ricordo piacevole a tutti coloro che l’hanno seguito e che continuano a lodarlo per lo spirito di squadra mostrato in diverse interviste, come quella riportata in questo articolo. La squadra, in quel periodo, è stata segnata da una tipologia di gioco propositivo, premiato da risultati incoraggianti.
Altri allenatori iconici
Ogni nuovo allenatore ha lasciato qualcosa a questa squadra volenterosa e sempre ottimista. Alcune personalità, tuttavia, sono riuscite a spiccare più di altre. Parliamo, in particolare, di:
● Adriano Lombardi, simbolo degli anni d’oro passati in Serie A
● Salvatore Vullo, che ha guidato il team nei primi anni 2000
● Ezio Capuano, dal temperamento instancabile e propositivo
Questi tre nomi hanno saputo farsi valere e rimanere nella memoria degli appassionati. Chi, fra i tifosi, frequenta i siti di gioco d'azzardo non si accontenta, infatti, di seguire il corso delle partite, ma ascolta le sue emozioni prima di piazzare ogni pronostico.
Adriano Lombardi: il condottiero della Serie A
Come allenatore Avellino calcio, Adriano Lombardi è sicuramente uno dei più amati e rispettati. Giocava come centrocampista biancoverde nei lontani anni ’70 e, a fine carriera, decise di prendersi cura del team. Guidò la squadra negli anni, per essa, più fortunati. L’Avellino, infatti, era a quei tempi in Serie A e vi restò per ben dieci stagioni di seguito. Questo risultato legò di diritto il nome di Lombardi a quello del team campano ed entrò negli annali come uno degli allenatori cui si deve maggiore riconoscenza. Il suo stile si distinse per l’essere tecnico e pragmatico. Le sue strategie risultarono vincenti e, in particolare, incentrate su un’ottima difesa. Lo stadio dell’Avellino gli fu dedicato appena dopo la sua scomparsa.
Salvatore Vullo: il ritorno in Serie B
Dopo anni oscuri, l’allenatore Salvatore Vullo riuscì nella stagione 2002/2003 a riportare l’Avellino in Serie B. Per il suo sforzo e i risultati acquisiti, egli è tutt’oggi ricordato come una delle personalità più in gamba che ha militato nel team irpino. La strategie di Vullo puntò sullo sfruttare al meglio le risorse che aveva a disposizione. Tra le maggiori difficoltà incontrate vi furono sicuramente quelle economiche e finanziarie, un periodo di magra dovuto ai trascorsi della squadra che, da tempo, aveva smesso di dare soddisfazioni. Fu combattivo e tenace, anche se inizialmente i risultati non erano quelli sperati. Il campionato, infine, si rivelò a dir poco esaltante e la sua squadra, equilibrata ma volenterosa, fu premiata.
Ezio Capuano: passione viscerale e spirito battagliero
La prorompente personalità di Ezio Capuano non ha, fin da subito, messo tutti d’accordo. L’Avellino calcio nuovo allenatore, infatti, ha ottenuto la guida del team in uno dei momenti più complessi possibili, per la squadra campana. Ha deciso di affrontare il compito con grinta e mentalità da condottiero: un atteggiamento che, alla fine, l’ha reso celebre e molto amato. Uno dei tratti che l’hanno maggiormente contraddistinto, nel corso della carriera, è stato il linguaggio decisamente colorito. Un tratto unico, simbolo di una passione travolgente che, infine, ha reso nettamente più dinamica anche l’intera squadra. Nonostante non sia rimasto a lungo nel ruolo di allenatore, la sua caparbietà e la sua passione l’hanno decisamente fatto rimanere impresso nella mente di moltissimi tifosi.
Statistiche, record e lasciti indelebili
Tra le squadre italiane, l’Avellino è certamente una delle più longeve. Il club conta all’attivo 10 partecipazioni a stagioni di Serie A, dettando pagine memorabili nella storia sportiva del Bel Paese, a cavallo tra gli anni ’70 ed ’80. In Serie B l’Avellino ha giocato, invece, ben 19 stagioni. La Serie C ha conosciuto, infine, la sua permanenza più lunga, con 23 stagioni. Tra tutti gli allenatori che si sono susseguiti sulle panchine, tuttavia, quelli che abbiamo citato sono tra coloro che vengono ricordati con maggior affetto. Tanto per gli incredibili risultati ottenuti, quanto per il loro ineguagliabile lato umano.
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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