E' stata la vittoria di Ignoffo. Vogliamo partire così nell'analisi a freddo della bella affermazione di ieri contro il Teramo. Il tecnico siciliano alla vigilia aveva presentato una partita che la sua squadra ha interpretato esattamente come lui voleva: grande attenzione alle ripartenze degli avversari e velocità di rimessa. E' qui che l'Avellino ha vinto la battaglia. Chiaramente bravi anche i calciatori a seguirlo e interpretare i suoi dettami. Un 5-4-1 inedito, ma necessario vista l'unica punta a disposizione, che si è rivelata l'arma letale della partita: l'Avellino ha infatti creato densità a centrocampo, imbrigliando il gioco del Teramo che non è riuscito quasi mai a portarsi con pericolosità dalle parti di Abibi, se non con un tiro velenoso su punizione, e offerto una prestazione difensiva sontuosa, con tutti gli interpreti sugli scudi, da Morero a Laezza, da Parisi a Zullo, forse un po' meno solo Illanes, alla sua prima gara però in biancoverde. Centrocampo illuminante: Di Paolantonio a disegnare calcio, Rossetti solita spina nel fianco, le sovrapposizioni di Parisi hanno creato soluzioni in più. Certo l'uomo in più ha poi facilitato il compito. Insomma quando tutto gira questo Avellino non teme nessuno: peccato solo per l'attacco che resta con le polveri bagnate: Albadoro si è visto poco in zona gol, seppure abbia fatto un buon lavoro oscuro restando come unico punto di appoggio in avanti, ma qualcosa in quel settore manca decisamente eccome per completare la squadra.

Prendiamo intanto i tanti aspetti positivi di questa partita: si è detto dell'ottima interpretazione tattica e dell'abnegazione dei calciatori, ma si comincia anche a vedere un gruppo abbastanza solido, che lavora bene insieme e che si sostiene vicendevolmente. Basti vedere il gol di Karic: sembra giocare in questa squadra da tempo, si è inserito bene imbeccato perfettamente dal compagno e ha segnato un gran gol: peccato fosse entrato in campo da una manciata di minuti. L'impressione è che, con una buona punta davanti, questa squadra possa davvero ambire a una salvezza più che tranquilla. Nulla di più finché non sarà risolta anche la questione societaria, sia chiaro. Come si diceva nell'editoriale di ieri sera, non esiste al momento una struttura societaria e una solidità economica tale da poter sperare in qualcosa di più. Ma almeno una stagione tranquilla, quello sì, si dovrebbe poter condurre, incidente di percorso col Catania a parte: ma quelli possono sempre capitare in una stagione. Anzi forse è stato perfino salutare.

Avellino temporaneamente primo in coabitazione quindi, comunque finirà la giornata odierna di campionato dovrebbe restare comunque in zona playoff, una bella soddisfazione per una squadra partita tra mille difficoltà e interrogativi. E tra sette giorni si andrà a testare nuovamente la forza di questo gruppo contro il Picerno, un buon test considerato che è imbattuto dopo due giornate. Ma sicuramente si andrà in campo con maggiore consapevolezza dei propri mezzi, morale alto e quella voglia di divertirsi che finalmente la squadra può mettere in campo senza l'assillo della classifica. Si vive alla giornata, ma giocare senza ansie o preoccupazioni può essere un'ulteriore arma a proprio vantaggio. E poi, come si dice, la fame vien mangiando...

Sezione: Copertina / Data: Dom 08 settembre 2019 alle 08:00
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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