Graziani: "Dai miei calciatori pretendo senso di appartenenza e rispetto per la maglia"

Emozionato e desideroso di fare bene in una piazza esigente e importante. Archimede Graziani ha rivelato i passi che lo hanno portato ad accettare l'offerta dell'Avellino e ha tracciato le linee guida che la sua squadra dovrà seguire: "E’ un onore essere in una società importante, di essere stato scelto tra tanti allenatori. Mi ha onorato conoscere questa proprietà, eccezionale per quello che ha messo in piedi in poche ore. Il mio collaboratore principale Maurizio Macchioni mi segue da anni, conosce tutto del mio pensiero tattico. Il preparatore dei portieri Fabio Patuzzi ha lavorato quattro anni al Chievo, conosco bene pure Pietro La Porta. Ho scelto Avellino perché è impossibile dire di no, mi hanno fatto stare due giorni sulle spine, mi dicevano di aspettare ma avevo voglia di sapere. Ho lasciato mio figlio dal vicino, sono andato a fare la valigia e sono corso ad Avellino appena ricevuta la chiamata. L'Avellino ha già avuto un Graziani in panchina ed andò male? Non è un mio parente, non abbiamo lo stesso sangue ecco perché è andata male".

Sull'organico da costruire: "I calciatori giovani devono dare voglia e briosità, i vecchi devono darci esperienza. Non bisogna mai forzare i giovani, se c’è da attaccare al muro un calciatore, bisogna farlo con i più esperti. I più giovani vanno tutelati. In questo momento diventa fondamentale per noi avere un progetto tattico, fatto di principi. Voglio giocatori funzionali ai principi del calcio. Mettersi addosso la maglia dell’Avellino è diverso da mettersi addosso altre maglie. Chiederò ai miei uomini un senso di appartenenza importante. Se ci sarà questo, allora saremo sulla strada giusta. E poi tanto rispetto, quello è essenziale. Il mio obiettivo è cercare di fare tutto il possibile per fare bene. Partiamo il 20 agosto, ho bisogno di tempo, se ce l'avrò allora potremo vedere cose buone. Spero di essere all'altezza dell'Avellino". 

Sul campo e la questione Partenio-Lombardi: "Ho chiesto alla proprietà un campo dove poterci allenare, tutto il resto non mi compete. Non spetta a me decidere".