Contestazioni, promesse, certezze, dispiacere e scuse. Non è servito a niente. L'Avellino non vince nemmeno contro la Virtus Entella e scivola all'ottavo posto. Sembra un film già visto, come l'anno scorso, quando nel girone di ritorno l'Avellino ha praticamente guardato gli altri giocare senza portare a casa molti punti e uscendo dalle prime otto posizioni. Nel campionato scorso furono 59 i punti raccolti, ora siamo a 54. Ci arriveremo? Chissà. Ciò che è sotto gli occhi di tutti ormai è che la squadra fa fatica, molta fatica a fare gol, in virtù di un Castaldo che continua il suo momento di relax, che si allungherà di un'ulteriore giornata vista l'ammonizione procuratasi come la riserva numero 18 del campionato Allievi. La rabbia dei tifosi ora è alle stelle. Varese ed Entella ha portato nelle casse dell'Avellino solamente due punti. E allora non si parli più di promozione, neanche attraverso gli spareggi. Anche perchè gli stessi sono al sicuro solamente di un punto.

Il Livorno è in agguato e martedì a Crotone non sarà affatto facile, perchè i calabresi sputeranno sangue per la lotta alla salvezza. D'altronde, gli irpini hanno dimostrato che ormai si può perdere e non fare risultato contro chiunque, quindi, di conseguenza ci sarebbe da preoccuparsi. Rastelli ha schierato la formazione giusta, quasi la "classica". Torna Frattali, difesa consolidata e centrocampo a rombo con Zito, Arini, l'oggetto misterioso Kone e Sbaffo sulla trequarti. Proprio quest'ultimo ha propiziato il primo gol in biancoverde di Fabio Pisacane, oggi con la fascia di capitano al braccio, lui che un vero leader lo è. Sempre il migliore, sempre preciso, sempre super. In avanti al fianco di Trotta torna Mokulu. Il belga parte bene, prova a smentire tutti gli scettici e qualche giocata degna di nota la regala. Ma come in tutte le barzellette del mondo, qualcosa di storto accade. Si fa male, probabile stiramento e probabile arrivederci al prossimo anno. Entra Comi nel secondo tempo, ma è come se non fosse mai entrato, così come Castaldo. Ma del numero 10 abbiamo parlato poc'anzi. Che dire. E' un Avellino allo sbando, che non sa più vincere e convincere. La cura è solo nella testa dei giocatori che a questo punto dovranno provare a salvare almeno la faccia perchè se i playoff non dovessero arrivare sarebbe un grandissimo fallimento. E non lo diciamo noi, ma la dirigenza.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 25 aprile 2015 alle 17:34
Autore: Pellegrino Marciano / Twitter: @pellegrinom17
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