Un risultato Pazienza lo ha già raggiunto: interrompere la striscia di sconfitte. Sarà ancora un Avellino brutto, che crea poco e con le polveri bagnate, ma quantomeno dal cambio di guida tecnica ha raccolto quattro punti nel giro di quattro giorni: zero a zero in casa con il Foggia, 1-0 a Potenza contro il Sorrento. Zero gol incassati in due gare, uno segnato. E’ un Avellino ancora convalescente, come dicevamo già quattro giorni fa dopo la gara col Foggia, ma che passettino dopo passettino comincia a migliorare. Prima la porta blindata, poi la prima rete, e siamo certi che lentamente questa squadra assumerà anche la sua fisionomia, secondo i dettami del nuovo tecnico. Tecnico che già dopo il Foggia aveva detto che era ovviamente presto per vedere la sua mano, ma che sperava di cominciare a intravedere qualcosa con il Sorrento. E qualcosa del suo 3-5-2 in effetti si è visto: gran lavoro dei quinti (non a caso il gol è arrivato da loro), Palmiero in cabina di regia nel tentativo di innescare le punte, difesa attenta.

I problemi da risolvere sono ancora due: un centrocampo che ancora non gira (Armellino ancora non pervenuto, Dall’Oglio al di sotto delle sue possibilità, i subentrati non si sono visti più di tanto) e un attacco che continua a deludere. Patierno sembra aver subito una maledizione e continua a sbagliare gol davanti la porta: dopo la clamorosa occasione nel finale col Foggia, due tiri addosso al portiere a tu per tu a Potenza, uno nel primo tempo e uno nel secondo. Gori e Sgarbi, invocati a gran voce per dare riposo a un Marconi irriconoscibile, non è che abbiano fatto tanto meglio. Quantomeno va riconosciuto a Pazienza il coraggio, che avevamo chiesto anche noi, nel fare scelte diverse, nel mettere alla prova tutti gli effettivi per lasciar giocare chi è più in forma. E così si sono visti Gori dall’inizio, Sannipoli, Pezzella, Sgarbi, Falbo a gara in corsa. Il risultato non ha portato a niente di nuovo ma quantomeno si dà spazio e fiducia a tutti, e poi si vedrà chi meriterà il posto da titolare.

Va anche detto che il Sorrento ha opposto davvero poca resistenza, si è fatto vedere pochissimo dalle parti di Ghidotti, ha lasciato spazi in contropiede in cui l’Avellino avrebbe potuto infilarsi meglio e anche nel finale ha tentato un pressing neanche troppo convinto. Per adesso va bene così, i tre punti sono arrivati e sono quello che servivano, per il morale e la classifica. Pazienza sta lavorando solo da una settimana e come detto la svolta in termini numerici si è già vista. Aspettiamo impegni più probanti per capire se questa squadra avrà cominciato a trovare una propria identità. E magari i gol degli attaccanti.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 21 settembre 2023 alle 21:40
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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