E finalmente vittoria fu. Con le unghie e con i denti, con sofferenza e caparbietà, come ci si aspetta da questo Avellino, e come non era stato finora mai in trasferta. La principale differenza che si è vista oggi in campo con l'avvento di Rastelli è stata proprio questa: nel carattere, nell'atteggiamento messo in campo dai biancoverdi, che non si sono smontati alle prime difficoltà, come era stato finora (e la rimonta da 2-0 a 2-2 avrebbe tagliato le gambe a chiunque) ma hanno continuato a lottare e provarci fino alla fine, cogliendo la prima vittoria in trasferta della stagione. In soli due giorni di lavoro Rastelli non poteva fare miracoli, ma solo lavorare sulla testa dei ragazzi: e ci è riuscito. Si è visto subito un Avellino diverso, più aggressivo, che ha pressato immediatamente alto il Francavilla, che gli ha impedito di giocare e di ragionare, e che ha trovato subito due conclusioni dopo pochi minuti, e due gol nella prima mezz'ora. Si è visto un ottimo Avellino per circa trenta minuti, una squadra trasformata, lo ripetiamo, soprattutto nell'atteggiamento, costantemente in propensione offensiva, che ha trovato un bel gol con un sinistro di Trotta da destra, finalmente concreto in area avversaria, e il raddoppio di Illanes su perfetto calcio di punizione di Franco.
Poi, chiaramente, la pressione è calata, un po' per il risultato un po' perché l'Avellino non avrebbe potuto mantenere quel ritmo per 90 minuti, e si sono rivisti i fantasmi del passato. La Virtus Francavilla ha accorciato le distanze su punizione (non perfetto Marcone) e ha pigiato il piede sull'acceleratore, costringendo l'Avellino dietro. Ma due volte Marcone, stavolta sì bravo, si è opposto alle conclusioni avversarie. Fino al 2' della ripresa, quando la Virtus ha pareggiato approfittando di un'altra dormita della difesa irpina. E poco prima Marcone aveva salvato con un altro grande intervento. Tutto da rifare e Avellino che sembrava incanalato nuovamente sui binari delle precedenti partite. Ma qualcosa è scattato stavolta nella testa dei biancoverdi, che hanno sì corso ancora dei pericoli (ricordiamo il salvataggio sulla linea di Illanes) ma hanno anche saputo reagire, con il tiro sprecato da Russo, con le conclusioni di Trotta e Casarini. Insomma la partita è rimasta aperta fino alla fine, quando Dall'Oglio servito da una sponda di Gambale ha infilato il portiere sul primo palo.
Per sintetizzare, possiamo dire che l'Avellino è apparso rinato, rigenerato, più convinto, più incisivo finalmente in attacco (finora 1 solo gol segnato in trasferta, a Monopoli), ma ancora in balia di svarioni difensivi, ma stavolta è stato bravo anche Marcone a metterci più di una pezza. Tatticamente Rastelli non ha apportato di fatto chissà quali modifiche, la squadra si è schierata con un 4-3-2-1 a tratti simile al 4-3-3 precedente, con molti interpreti confermati: difesa uguale a quella di domenica scorsa tranne l'inserimento di Illanes per l'assente Aya, Franco in cabina di regia, la novità sono stati i due attaccanti esterni a piede invertito, Trotta a destra e Russo a sinistra, che hanno creato più di qualche grattacapo. Ancora insufficiente, purtroppo, Murano da punta centrale.
Segnali positivi li hanno dati anche i subentrati: Gambale (assist per Dall'Oglio), Di Gaudio (finalmente in campo e autore di una serpentina irrefrenabile nel finale) hanno dato il loro contributo alla vittoria finale. Ora c'è chiaramente tanto lavoro da fare per Rastelli, che sicuramente ha dato un primo input decisivo alla testa dei suoi ragazzi, e qualche idea interessante sul come vorrebbe giocare, ma ora va confermato e consolidato quanto visto questa sera, e si presenta subito un avversario molto ostico: domenica prossima arriva il Catanzaro capolista e mai sconfitto. Un bel banco di prova per Rastelli che avrà una settimana per approntare una gara che l'Avellino dovrà affrontare soprattutto col piglio di Francavilla Fontana. E magari qualche svarione in meno in difesa...
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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