Claudio Carelli, direttore sportivo dell'Atletico, ha parlato dei problemi occorsi ieri prima e dopo il match: "A me ha dato fastidio il comportamento del ds Carlo Musa, c'era un'amicizia, gli abbiamo sempre dato una mano girandogli giocatori in prestito, ma anche un'amicizia personale. Ma non è venuto ad accoglierci, non si è fatto vedere e mi ha dato molto fastidio, poi sono successe anche altre cose antipatiche, i dirigenti non sono stati fatti entrare nel recinto di gioco ed è una grande scortesia. Abbiamo fatto il massimo per l'Avellino all'andata pur avendo grossi limiti perché non abbiamo una struttura come la vostra ma non era stata voluta. Non capiamo il perché di questi comportamenti. Ci sono stati 25 accrediti per noi ok, quelli sono numeri, a me non piace fare polemica, il problema sono stati i comportamenti. Ma altrettanti erano stati per l'Avellino all'andata, in piu' sono state fatte entrare molte persone della stampa. La nostra struttura ha tanti limiti e non è attrezzata per ricevere giornalisti e avere postazioni riservate quindi avete avuto dei disservizi ma non per colpa nostra. Non avevamo interesse a creare problemi all'Avellino, anzi abbiamo messo piu' in difficoltà i nostri tifosi per mettere a vostro agio voi, poi non è stato apprezzato e mi dispiace. Ma accogliere l'Avellino nel nostro centro è stata un'impresa complicata.

Il presidente Fischer ha parlato di toni intimidatori? Io non ho ricevuto né minacce né intimidazioni, gli steward forse sono stati un po' ignoranti, questo sì. Per esempio a fine partita siamo stati accompagnati nel posto a noi riservato, ma abbiamo aspettato mezz'ora prima di entrare negli spogliatoi con una persona che ci prendeva in giro dicendo di essere ancora in attesa dell'ok. Per fortuna un altro steward ha notato la cosa e ci ha fatto passare, altrimenti forse stavamo ancora aspettando.

Bucaro ha risposto alle mie parole sui big che non si sono calati nella realtà della D? Forse non ha capito, io ho detto che ci sono giocatori di categoria superiore che non si immedesimano in questa categoria ma parlavo a livello generale, non dei big dell'Avellino che avrò visto giocare un paio di volte. Mi ha frainteso. Poi non so perché il nostro presidente non ha stretto la mano a De Cesare, non posso rispondere per altri, probabilmente secondo lui questo atteggiamento ostile ha pesato alla fine. Sforzini? Secondo i miei giocatori ha insultato qualche nostro ragazzo, io ero lontano e non posso aver sentito, queste sono cose di campo e possono succedere, e naturalmente io ho sentito la nostra campana non posso sapere tutto quello che è successo. Ma è stata piu' antipatica la parte successa fuori dal campo a livello dirigenziale. Ma ora cerchiamo di chiudere questa situazione, la partita è finita, l'Avellino ha vinto, se dovessimo rivederci speriamo non accada piu' nulla perché parliamo solo di calcio".

Sezione: L'Avversario / Data: Lun 04 febbraio 2019 alle 15:12 / Fonte: Radio Punto Nuovo
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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