C'erano tutte le società e tutto l'organico della Can B oggi a Coverciano per il tradizionale incontro di inizio anno fra arbitri, dirigenti, allenatori e capitani. E' stata anche la prima volta di Stefano Farina, il nuovo designatore salito dalla Can Pro che durante la sua esposizione ha insistito molto sul rispetto reciproco, sulla moderazione dei toni e delle proteste. Al suo fianco, al tavolo dei relatori tutte le componenti tecniche, Aia con Nicchi, Aiac con Di Carlo e Aic con Tommasi, oltre al presidente federale Carlo Tavecchio e a quello della Lega Serie B Andrea Abodi. 

Abodi che al termine ha detto: "Quello di oggi qui a Coverciano è stato un confronto lungo, con piu' di due ore di lavoro, positivo, proficuo, aperto, schietto e, sincero, nel quale è emerso un fattore secondo me determinante: la fiducia reciproca e la voglia di collaborare, noi mettendo in condizione gli arbitri di fare bene il loro lavoro, quindi creando anche le condizioni ambientali per lavorare nel modo migliore, loro aiutandoci a capire sempre di piu' il loro lavoro e, a comprendere regole". 
"Ci siamo posti dopo la giornata di oggi degli obiettivi che sono da un lato quantitativi, ovvero abbassare il numero di ammoniti e di espulsi che è cresciuto significatamente, e lo si è visto nelle prime due giornate – ha aggiunto il presidente della Lega di B Abodi – Un discorso che si estende, oltre che ai giocatori sul campo, anche a chi siede in panchina, compresa quella aggiuntiva. L'altro obiettivo è quello delle polemiche in senso generale. E'un tempo difficile, in cui viviamo una situazione complicata e vorremmo che il calcio non fosse un ulteriore elemento di perturbazione,e, di tensione. Abbiamo bisogno di investire in armonia ed in fiducia, sapendo che l'errore ci sara' da parte nostra, da parte loro, ma c'è una grande voglia di fare meglio". 
Il presidente della B, in un periodo in cui si parla di eccesso di stranieri nel mondo del calcio, ha espresso soddisfazione per il numero di giocatori italiani impiegati nelle squadre del torneo cadetto. "Che la serie B sia il campionato degli italiani lo abbiamo messo nelle nostre insegne perché effettivamente lo è statisticamente. – ha sottolineato ancora Abodi - Nella scorsa giornata, quella disputatasi ieri, il 76% di italiani li abbiamo visti in campo, dunque quello orientamento c'è, è una scelta credo anche di politica sportiva, mi auguro che non sia solamente un problema di quantita' di italiani, ma anche di qualità di giocatori in campo, e questo è un fattore che misuriamo nel tempo, con l'utilizzo di certi elementi nelle varie nazionali. Zaza ed Immobile rappresentano per noi un orgoglio, così' come tanto orgoglio c'è nel vedere la rappresentativa dell'Under 21 che per noi è ancora piu' importante perché è la rappresentativa italiana per eccellenza, sul quale investono principalmente i nostri club. Non credo all'imposizione di inserire italiani in campo ma mi piacerebbe piu' pazienza e piu' coraggio delle società di investimento negli italiani e soprattutto nei confronti dei giovani italiani di qualità ". 
Infine il presidente Abodi ha parlato dei ricorsi al Coni di alcuni club che verranno discussi venerdì' prossimo a Roma. "Sara'una settimana decisiva. – ha concluso Andrea Abodi -  Mi auguro che le sentenze che ci saranno il prossimo 11 settembre concludano questa stagione segnata dai ricorsi che è partita con una decisione che indubbiamente ci ha amareggiato perché ricordiamoci che noi a febbraio scorso avevamo deciso prima in assemblea di Lega e poi in consiglio federale di bloccare i ripescaggi per la scomparsa del Siena. La decisione che ci ha costretto a giocare a 22 club è stata accompagnata da polemiche su criteri. Mi auguro che si chiuda questa stagione e si possa a questo punto, facendo tesoro dell'esperienza, si possa pensare di ammodernare le norme perché la gente ha bisogno di regole chiare, semplici, comprensibili".

Sezione: News / Data: Lun 08 settembre 2014 alle 21:25
Autore: Pasquale Nappo
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